Weekend di controlli dei carabinieri. Due arresti e una denuncia
Continuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo che nel weekend appena trascorso hanno intensificato i servizi esterni.
Nella giornata del 28 gennaio i militari dell’Aliquota Radiomobile, guidati dal Maresciallo Maggiore Fontana Vincenzo, hanno tratto in arresto Pierangela Sanfilippo, mazarese 30 enne.
La donna, sottoposta agli arresti domiciliari, è stata trovata fuori dalla propria abitazione dalle pattuglie dei Carabinieri impegnate in servizio di controllo del territorio, violando così le prescrizioni imposte dal giudice.
Data la palese violazione, è stata tratta in arresto e ristretta presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Mazara in attesa del rito per direttissimo presso il competente Tribunale previsto nella giornata odierna.
Nella stessa giornata, i militari della Stazione di Mazara due hanno deferito un 30 enne mazarese il quale, sottoposto ad un controllo di polizia, rivolgeva all’indirizzo dei militari operanti minacce e pesanti ingiurie, motivo per cui è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere di oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.
A Campobello di Mazara, invece, i Carabinieri della locale Stazione, guidati dal Luogotenente Bonura, a seguito di mirata attività, hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Marsala su richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturita dall’ aggravamento di una precedente misura cautelare, quella dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di frequentazione dei luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un cittadino di Campobello ventottenne.
Con il precedente provvedimento il giudice aveva imposto al giovane di non avvicinarsipiù ai luoghi frequentati dalla vittima, ma le prescrizioni non sono state rispettate dal ragazzo, per cui è stato necessario applicare la più restrittiva delle misure. Il giovane, in virtù del provvedimento giudiziario, veniva infatti tradotto dai Carabinieri di Campobello presso il carcere di Trapani.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma hanno messo in risalto come il giovane avrebbe, nel tempo e per futili motivi, perpetrato, sia nei confronti del padre che della convivente, reiterate minacce e violenze cagionando allevittime anche lesioni per le quali, si sarebbero rese necessarie le cure dei medici.