Voli soppressi all’aeroporto di Trapani, i senatori Santangelo e Orrù: “E’ assurdo, chi risarcisce i notevoli danni”?
Diventa drammatica per l’aeroporto di Trapani, l’indotto ed il territorio servito, il taglio dei voli. Sette tratte in meno, 3 estere e 4 nazionali mettono a dura prova il territorio per la prossima stagione invernale e, cosa assai peggiore, lo stato di incertezza che aleggia attorno alla programmazione estiva sta facendo vivere momenti di ansia e di sconforti a quanti negli ultimi anni si sono indebitati fino al collo per investire nel nuovo business, il turismo.
Questa redazione da anni denuncia lo scandaloso rapporto di “monopolio” che la compagnia aerea battente bandiera irlandese ha esercitato sullo scalo trapanese, le agevolazioni che ha avuto dall’Airgest nella gestione dello scalo e, dulcis in fundo, i piani di co-markerting multimilionari stipulati sul filo di lama della legalità. Questo territorio su Ryanair ha “investito” fior di milioni di euro, anche troppi, per raggiungere il sogno di un paio di milioni di passeggeri in transito. Traguardo che è andato sempre più scemando negli anni a causa dell’aggravarsi della situazione debitoria dell’Aigest che sarebbe stata costretta a operare a prezzi svantaggiati pur di non far innervosire la compagnia aerea irlandese. La stessa che oggi si prende il lusso di mettere in discussione tutto e tutti, perchè non ha onorato – per come si deve – stipendi, emolumenti e gratifiche a piloti e personale di volo. Per noi è questione di serietà, un imprenditore serio non mortifica i propri dipendenti con stipendi lontani dalle retribuzioni sindacali.
Una cosa è certa: la crisi di Ryanair è grave. La compagnia low cost ha infatti cancellato altri voli: sono circa 18 mila fino a marzo del prossimo anno e interessano 400 mila passeggeri, ormai lasciati a terra. Drammatica è la situazione a Trapani, non vi sono più i voli per Roma, Genova, Parma, Trieste, Francoforte, Baden Baden, Cracovia. a compagnia ha pubblicato oggi una nota nella quale annuncia che rallenterà la crescita prevista per la stagione invernale, facendo volare 25 aerei in meno a partire da novembre e 10 in meno da aprile 2018. Ma non vi sarebbe certezza neanche per le tratte rimaste operative, dove potrebbero essere apportate drastiche modifiche alla frequenza dei collegamenti e alla continuità degli stessi voli.
Una situazione del genere per un aeroporto come quello trapanese che si può dire che ha un solo vettore è drammatica. Due senatori del territorio, i trapanesi Vincenzo Maurizio Santangelo (M5S) e Pamela Orrù, e il gruppo del PD sono intervenuti prontamente e ne pubblichiamo i relativi comunicati stampa. Ci chiediamo cosa fanno gli altri deputati del territorio, il Presidente della Regione Siciliana ed i sindaci dell’ex provincia regionale di Trapani. Lo sappiamo, purtroppo, niente. Specialmente ora che sono impegnati nella campagna elettorale regionale e nella pre-campagna per le nazionali. Ognuno ha già la propria storiella da raccontarci dai comizi, o sui media… ma nulla, o quasi, di concreto si farà per garantire un adeguato flusso di viaggiatori sul Trapani/Birgi. Addio turismo.
Il documento del senatore Vincenzo Santangelo portavoce del M5S
Ryanair taglia i voli su Trapani: chi pagherà i danni?
Il portavoce M5S al Senato Vincenzo Maurizio Santrangelo dopo l’annuncio della compagnia irlandese Ryanair, dell’ennesimo pesante taglio di voli su ben sette tratte, tra cui il Roma Fiumicino, nella programmazione invernale, torna sull’argomento interpellando urgentemente il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Per il portavoce è un danno immenso per il turismo e per tutta l’economia del nostro territorio, oltre che per le migliaia di Trapanesi che normalmente utilizzano l’aereo per lavoro o studio, e aggiunge: “Questa è una ulteriore beffa per il territorio trapanese, per questo motivo ho chiesto che venga innanzitutto, quantificato il danno erariale arrecato dalla cancellazione dei voli nello scalo aeroportuale.
Serve sapere pure con chi la compagnia Ryanair abbia concordato questi tagli !!
Tutto questo denota la mancanza di rispetto nei confronti del territorio, dei passeggeri, per non parlare del rispetto nei confronti dei contratti stipulati con Airgest e con i comuni per il co-marketing.
Non è così che si fa la promozione turistica del territorio per come promesso, non è questo l’impegno che aveva assunto dicendo mesi fa di far arrivare più passeggeri a Trapani e d’intorni, anzi tutto il contrario.
Adesso chi di dovere si assuma la responsabilità a qualsiasi livello e grado, Airgest inclusa, per non parlare della stessa Regione siciliana socio di maggioranza.
Ribadisco che quel che sta accadendo con Ryanair e all’aeroporto di Trapani-Birgi è assurdo.”
Il documento della senatrice Pamela Orrù su taglio voli Ryanair:
Chiesta in Commissione Trasporti e Lavori Pubblici l’audizione di Enac, Autorità di Regolazione dei Trasporti e ministro Delrio
Il taglio dei voli di 25 aerei comunicato da Ryanair per la stagione invernale (novembre 2017- marzo 2018) e che ha provocato la sospensione di 34 rotte, interessa anchel’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani che sarà privato di tre collegamenti con città europee (Francoforte, Baden Baden e Cracovia) e di quattro collegamenti nazionali (Parma, Genova, Roma e Trieste).
La questione, che ha destato preoccupazione negli operatori economici e nei cittadini del Trapanese, è stata affrontata, ieri pomeriggio, in commissione Trasporti e Lavori Pubblici di Palazzo Madama, di cui è componente la senatrice Pamela Orrù, e il gruppo del PD ha richiesto di sentire in audizione l’Enac, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e il ministro Graziano Delrio.
La componente della Direzione nazionale del Partito Democratico, lo scorso 20 settembre, aveva sottoscritto e presentato, insieme ai colleghi della VIII Commissione, un’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti sul taglio dei voli Ryanair su diversi scali europei ed italiani, tra cui quello di Trapani,già prenotati da centinaia di migliaia di passeggeri.
In quell’occasione si è chiesto, tra le altre cose, al Ministero quali misure intenda adottare – oltre a quelle per garantire ai passeggeri il rimborso dei biglietti e il risarcimento dei danni subiti– per far sì che “vengano quantificati e risarciti alle società di gestione degli aeroporti o alle Regioni e agli Enti locali, gli oneri derivanti dalla mancata piena attuazione dei contratti”.
Nella interrogazione si interpella il Ministero anche a proposito della possibilità di “introdurre misure stringenti affinché i bandi per l’assegnazione di risorse pubbliche, o messe a disposizione da società partecipate dal pubblico, finalizzate ad insediare rotte negli scali aeroportuali con la concessione di contributi alle compagnie,prevedano puntuali meccanismi risarcitori, oltre che nei confronti dell’utenza anche verso i soggetti erogatori della contribuzione”.
“Ciò che sta accadendo all’aeroporto di Trapani è molto grave – sottolinea la senatrice Orrù – non solo dal punto di vista dei collegamenti e dello sviluppo economico legato ai flussi turistici ma anche perché lo scalo dà lavoro a circa mille persone tra servizi diretti e indiretti. Non possiamo permettere che si facciano passi indietro sul futuro del nostro territorio”.