Vitivinicoltura in ginocchio, la Coldiretti chiede un tavolo regionale. La C.I.A. invita gli agricoltori in assemblea
L'incontro che si terrà il prossimo 29 agosto, alle ore 18.00, presso la C.I.A di Petrosino, in via Pio La Torre 102
Vitivinicoltura in ginocchio, la Coldiretti chiede un tavolo regionale. La C.I.A. invita gli agricoltori in assemblea per parlare della difficile situazione. Vino, gioie e dolori, da sempre, per i vitivinicoltori siciliani che storicamente si barcamenavano tra una buona annata, qualcuna discreta e quella devastane. Passano gli anni, migliora la tecnologia ma alla tradizionale brutta annata nessuno riesce a porre la parola fine. E, l’annta 2014-2015, in Sicilia, passerà alla storia come una delle più brutte. Due le cause, una di dovuta alle condizioni meteorologiche che hanno favorito l’estendersi della peronospora, l’altra di natura economica, il vino, purtroppo, non ripaga gli sforzi dei viticoltori.
La C.I.A ha promosso un incontro, che si terrà venerdì prossimo, alle ore 18, a Petrosino, per parlare di queste ed altre problematiche. L’Assemblea è stata promosso dal responsabile di zona del sindacato di categoria, Enzo Maggio, nel tentativo di sollevare i temi più scottanti della viticoltura e dell’enologia Siciliana, settori in crisi profonda che non lasciano dormire sogni tranquilli agli operatori. L’ultima tegola che si è abbattuta sul comparto è la peronospora, una malattia che ha falcidiato il raccolto. Nel trapanese, la provincia più vitata della Sicilia, la peronospora causata dal clima umido della primavera, ha determinato danni ingenti, anche se a macchia di leopardo. Particolarmente colpiti sono stati i vigneti più pregiati, quelli di Nero d’Avola, uno dei vini siciliani più famosi che assieme al Syrah contribuisce all’export nazionale del vino.
La Coldiretti, altra sigla sindacale, è preoccupata e chiede un tavolo vitivinicolo regionale per affrontare le problematiche del comparto. “La stima della perdita di produzione si aggira intorno al 20% con punte del 30% nel trapanese – rileva la Coldiretti siciliana -. Sul versante dei prezzi delle uve c’è poca trasparenza e ciò fa aumentare le incertezze dei produttori che non sanno quanto riusciranno a ottenere il loro dovuto e, cosa assai più grave, se lo percepiranno. Perpetua, in Sicilia, è la crisi di liquidità che dura da tempo. Argomento questo, che deve essere al primo punto dell’ordine del giorno del tavolo vitivinicolo”.
Nell’Assemblea dei vitivinicoltori di Petrosino si parlerà anche di altre problematiche, magari più specifiche al territorio locale, ma che rendono difficile la sopravvivenza delle aziende agricole monocolturali che lavorano solo i vigneti da uve da vino. Si parlerà, altresì, nell’incontro promosso dalla C.I.A a Petrosino dei temi che riguardano il consorzio Delia Nivolelli, per i problemi che ci sono nella condotta idrica. Quest’anno gli utenti, hanno rischiato di non irrigare i propri vigneti, a causa dell’inefficienza che c’è stata nella distribuzione dell’acqua , se non ci sarà un intervento nell’immediato, per l’anno prossimo corre il rischio che una parte del territorio non sarà irrigato con le conseguenze che possono derivare alle produzioni. Si parlerà anche di un altro tema importante , della nuova PAC del regolamento UE 1307/2013 , nella quale, sono previsti aiuti agli agricoltori, per gli anni dal 2015 al 2019 e anno successivo. Per la prima volta rientreranno pure i conduttori e proprietari di vigneti, ai quali verranno assegnati dei titoli.
Per quanto riguarda l’evento l’evento calamitoso della peronospora anche i vigneti della zona sono stati duramente colpiti. “La grave patologia – sostiene Enzo Maggio della C.I.A. – ha causato gravi danni nel territorio trapanese, infatti, il raccolto sarà notevolmente ridotto. Seppure la qualità, complessivamente, delle uve vendemmiate è medio alta e si prospetta una buona annata, qualitativamente parlando; non si hanno notizie sui prezzi di commercializzazione delle uve. E, questo getta nello sconforto i produttori, fino al punto che qualcuno non andrà neanche a vendemmiare, poiché non è nelle condizioni di poter affrontare economicamente una vendemmia”.
Anche la Coldiretti siciliana, commentando la vendemmia in corso sull’Isola, annuncia, complessivamente, meno uva e qualità della produzione nella media”. “Anche quest’anno – sostiene il presidente regionale della Coldiretti, Alessandro Chiarelli – i produttori che chiudono la filiera dimostrano il valore della nostra viticoltura che sta raggiungendo grandi successi anche grazie al brand Sicilia. Accanto a questi, però, esiste una fascia di agricoltori che dal mercato vitivinicolo non riesce a trarre quei vantaggi economici in quanto legata a un sistema non remunerativo”.
La C.I.A. di Petrosino, dopo la seguito Assemblea svoltasi il 28 luglio scorso nei locali del centro polivalente di Petrosino, che ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti esperti in materia, ha nuovamente convocato gli addetti ai lavori per un’altro incontro che si terrà il prossimo 29 agosto alle ore 18.00 presso i propri locali dell’organizzazione sindacale siti in via Pio la Torre 102. L’incontro è pubblico ed è gradito l’intervento di quanti hanno dei “contributi” da apportare al dibattito che ne scaturirà.