Varato il Comitato consultivo per i servizi socio-assistenziali in Sicilia
Politiche sociali, definito il Comitato consultivo per i servizi socio-assistenziali. Albano: «Al lavoro per aggiornare convenzioni e standard»
Definite le nomine del Comitato consultivo per i servizi socio-assistenziali della Regione Siciliana, l’organismo viene ufficialmente varato. Il Comitato era stato ricostituito lo scorso mese di giugno con la nomina dei primi due componenti da parte della giunta su proposta dell’assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano. E si occupa, tra le altre cose, di elaborare lo schema del piano triennale dei servizi socio-assistenziali e di predisporre gli schemi di convenzione, gli standard dei servizi e i piani di formazione e aggiornamento del personale.
Il Comitato è composto da Gaspare Noto, esperto in materia di servizi socio-assistenziali, nominato dall’assessore; Giuseppe Vecchio, Autorità garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, esperto nella formazione degli operatori sociali; Carmela Tata, Autorità garante regionale della persona con disabilità esperta nella formazione degli operatori sociali (queste ultime due nomine erano state conferite lo scorso giugno).
Fanno parte del Comitato, in rappresentanza delle associazioni dei Comuni operanti in Sicilia, scelti tra gli amministratori comunali in carica: Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni e presidente Anci Sicilia; Luciano Marino, componente del direttivo Anci Sicilia e sindaco di Lercara Friddi; Chiara Facello, assessore del Comune di Modica; Mariangela Di Gangi, consigliere del Comune di Palermo; Maria Concetta Buttà, assessore del Comune di Termini Imerese. L’Unione nazionale enti di beneficenza e assistenza ha designato inoltre due esperti: Francesco Paolo Biondolillo, fondatore e legale rappresentante dell’ente Casa del Sorriso Onlus e Santo Nicosia, componente del direttivo Regione Siciliana Uneba.
«Con le ultime nomine, il comitato diviene esecutivo – dichiara l’assessore Albano – e con successivo provvedimento l’organismo sarà integrato da quattro rappresentanti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative. Su una tematica così delicata occorre il coinvolgimento di tutti gli attori. Primo compito sarà quello di aggiornare gli schemi di convenzione e gli standard dei servizi socio assistenziali alla luce dell’evoluzione normativa, strutturale e organizzativa del settore».