Vaccinazione, la silente dittatura: “Panem et circenses”

Ci crediamo di esser liberi soprattutto quando siamo seduti su subsellia domestici, davanti ad una tastiera, che pazientemente riassume le nostre illusioni.
Il nemico è fuori e ogni frastuono è attutito dalle cuffie sparate alle orecchie, mentre navighiamo verso mari sconosciuti.
Ogni novità riportata dai mass-media, la commentiamo con lauta sapienza e tuttologia (wikipediadocet)  e guai ad essere contraddetti e parliamo e ci confrontiamo  e ci scanniamo pure, fra sconosciuti, spargendo sangue virtuale.
E sulla legge dei vaccini obbligati? Quante parole sparse e quante domande senza risposta. Ma non un commento su quello che dovrebbe veramente essere riportato alla massima attenzione, di questa inimmaginabile legge: sarà tolta la potestà  genitoriale ai genitori che si rifiutano di vaccinare i propri figli.
Uno stato democratico, toglie i figli ai genitori, non consenzienti, distrugge la serenità del  nucleo familiare, lascia dei segni indelebili nella mente dei bambini, incurante delle  ripercussioni, obbliga il bombardamento di ben 12 vaccini, da iniettarsi in tempi minimi, anche su bambini che non sono stati mai vaccinati, con  conseguenze che non conosciamo, perché nessun bambino è stato mai sottoposto a ad una terapia cosi invasiva.
Uno stato democratico, strappa dalle mani amorevoli un neonato o un bambino di pochi anni, fra le urla dei genitori e dello stesso bambino e dopo averlo affidato ad istituti o presso famiglie sconosciute ,  lo bombarderà di 12 vaccini, incurante della sua sofferenza per poi riportarlo dove? E se dovessero sorgere delle complicanze? Se qualche bambino perdesse la vita, i genitori verrebbero avvisati a tragedia consumata, perché non più in possesso della potestà?
Il trauma subito dal distacco dei genitori, le punture dei vaccini, che segno lasceranno nella menti di questi bambini?
Mentre i genitori che acconsentono, dovranno firmare il consenso informato, ma informato di che?
Perché  invece non vengono stabiliti degli esami di routine, ovviamente a spese dello stato, per accertare la pericolosità o meno su ogni bambino, prima di procedere alla vaccinazione?
Avranno ancora senso le assistenze sociali o i centri che si occupano di tener lontano  l’infanzia da ogni forma di violenza, quando a perpetrare violenza è proprio  lo stato?
Una soluzione ci sarebbe,  se davvero viviamo in uno stato democratico e la scuola d’obbligo è un diritto, cosi come la scelta di come far crescere o curare i propri figli: si potrebbero  fare degli esami periodici ai neonati e minori non vaccinati, per accertare il loro stato di salute, ii potrebbero creare spazi scolastici che accolgano bambini  e alunni non vaccinati oppure le scuole a domicilio.
Queste  scelte, garantirebbero anche nuovi posti di lavoro, fra insegnanti e personale scolastico.
Noi viviamo ancora in uno stato democratico, la cui funzione primaria è quella di  essere dalla parte dei cittadini oppure?
Uno stato democratico, non deve,  imporre, punire, minacciare,  ma EDUCARE.
Nessuna epidemia, in atto che possa giustificare  addirittura 12 vaccini, se non quelli previsti da sempre e gli extra comunitari accolti sul nostro territorio, vengono sottoposti alle vaccinazioni, quindi non tacciamoli da untori.
Facciamo parte di una unione, dove gli altri stati, lasciano libera scelta o tutt’al più impongono, un max di 4/6 vaccini obbligatori. Perché noi 12 e perché questo pugno di ferro, all’improvviso, non essendo in atto, nessuna epidemia?
Il  pugno di ferro dovrebbe invece essere adoperato   per sconfiggere la criminalità organizzata, per creare posti di lavoro, per  salvare le attività commerciali dal fallimento, per salvare il nostro patrimonio culturale, per salvaguardare l’ambiente, per costruire nuove scuole, per  dare la giusta accoglienza agli  extracomunitari , abbandonati per le strade e le stazioni, senza nessun controllo, molti dei quali per sopravvivere, delinquono o spacciano.
Questa legge spropositata, dimostra ancora una volta, quanto questo stato sia lontano dalla famiglia italiana, sottovalutando “il mammismo” bonariamente criticato da tutto il mondo, ma che questa volta, ci rende orgogliosi.
Molte madri, vaccineranno i propri figli , non perché siano favorevoli, ma per  paura di perderli o per non dover  pagare le multe e chi ha lavorato su questa legge, ha ben calcolato.
E quei bambini dell’unione europea che si recano per periodi più o meno lunghi in italia? Saranno costretti anche loro ad essere bombardati di vaccini o no?
Molti genitori han deciso di trasferirsi all’estero, pur di non fare vaccinare i propri figli e molte donne hanno dichiarato di non voler mettere al mondo, altri figli, in uno stato in cui la natalità è alle soglie minime e resiste grazie agli immigrati.
Come vogliamo chiamarla se non l’ennesima violenza , ma ancora più infida e  sottile perpetrata sulla donna e sul suo utero e questa volta da parte di uno  stato che dovrebbe tutelarla?

Siamo ancora in democrazia?

p.s.

le famiglie che reputano questa legge ingiusta, si rivolgano  ai propri legali o enti ed associazioni, che si stanno battendo, fra questi il codacons ed anche al parlamento europeo. Non dimentichiamo che siamo anche cittadini europei

Presidente associazione culturale europea la gattoparda
Francesca Licari
artista

CATEGORIE
TAG
Condividi

Commenti

Wordpress (0)