Vacanze e vita da camping: stile selvaggio, ma non troppo…
PIACE AI BAMBINI, AI RAGAZZI E AGLI ADULTI. INOLTRE FAVORISCE IL CONTATTO CON LA NATURA, MIGLIORA I RAPPORTI INTERPERSONALI , INCENTIVA LE AMICIZIE, MA SOPRATTUTTO COSTA POCO
Vita da camping. A contatto con la natura, si risponde solo ai bisogni primari, niente cellulare, niente macchina, niente televisione. Tutti la adorano e infatti tra una tenda e l’altra si incontrano tante persone diverse, accomunate da un’esigenza, quella di rilassarsi. Ci sono i gruppi di ragazzi che riscoprono il bello del costruirsi un rifugio, che si ingegnano per far stare su la tenda nel migliore dei modi. Che passano il tempo a suonare la chitarra, fumare sigarette, parlare face to face, giocare a palla dentro l’acqua, fare le parole crociate e giocare a carte davanti le tende.
Ci sono famiglie con bambini che scoprono quant’è bello sporcarsi le mani con la sabbia, fare castelli e scavare fino a quando non si trova la pozza d’acqua, sguazzare in riva al mare e guardarci dentro con gli occhialini e la maschera. C’è il papà che ricopre la propria figlia di sabbia fino a trasformarla in una simpatica sirenetta, c’è la mamma che gioca a racchette con i figli con le caviglie immerse nel mare.
Ci sono persone adulte che cercano qualche giorno di pace, lontano dal tram tram quotidiano che ci fa sentire continuamente dentro un frullatore. Donne senza trucco, uomini senza giacca e cravatta. Una vacanza stile “selvaggio ma non troppo”, ed in più a basso costo. Per riscoprire il piacere di inventare e di fare, di condividere, di trascorrere almeno un paio di giorni, e perché no, dice qualcuno, anche un mese, all’insegna della spensieratezza e dell’allegria.
di Giorgia Lodatoote
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