“Una vita da social”, la manifestazione itinerante della Polizia ha toccato Trapani
“Una vita da social” ha toccato Trapani. E’ la 3^ Campagna educativa itinerante sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy. Il tour itinerante di 57 tappe su tutto il territorio nazionale ha fatto tappa questa mattina a Trapani, presso l’Aula Magna del Liceo Economico Sociale “Rosina Salvo”. Oggi, con lo slogan “Sii il cambiamento, uniti per un internet migliore”, si è tenuto il Safer Internet Day 2017 della Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Gli operatori della Postale hanno incontrato circa 60mila ragazzi. Il workshop si è tenuto in contemporanea, oggi 7 febbraio, presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani, fra cui le province di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna.
Nel corso degli incontri sono stati diffusi i dati sensibili sui casi trattati nel corso dell’anno 2016. Gli operatori della Postale hanno visionato 296 spazi virtuali, dei quali 29 sono stati inseriti in black-list, sono state tratte in arresto 7 persone e denunciate in stato di libertà altre 22 per reati di pedopornografia e sono state denunciate in stato di libertà complessivamente 296 persone per crimini informatici o per reati comunque collegati all’uso di dispositivi informatici (truffa online, diffamazione online, frode informatica, violazione del diritto d’autore, ecc.)
Presso l’Aula Magna del Liceo Economico Sociale “Rosina Salvo” di Trapani, gli studenti del biennio hanno potuto confrontarsi con gli operatori altamente specializzati della Polizia di Stato, inviati appositamente dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Palermo, in un evento organizzato in collaborazione con la Questura di Trapani. Qui sono stati diffusi i dati relativi alle inchieste che hanno interessato il territorio per crimini legati al cyberbullismo. Il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Occidentale” ha esaminato 15 segnalazioni di cyberbullismo che vedono quali vittime minori degli anni 18 accertando 9 casi di furto di identità digitale sui social network, 3 casi di molestie, 3 di diffamazione online, 1 di minacce.
L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi e da quest’anno anche giornata nazionale sul bullismo e cyberbullismo – sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro consapevole e responsabile della rete.
“Il nostro obiettivo – dichiara Vincenzo Macrì, Dirigente del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Palermo – è definire, insieme con l’Istituzione Scolastica, un percorso che stimoli consapevolezza, rispetto delle regole e tolleranza nell’uso della rete. Desideriamo cioè opporre la forza della cultura e della conoscenza ad ogni comportamento che può risultare lesivo, invitando nello stesso tempo giovani e giovanissimi ad adottare, prima di ogni altra cosa, le cautele necessarie a tutela della loro privacy. Prevenzione e formazione sono infatti gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web.”