Un invito al Sindaco… Di Girolmo ritorna alla “buona politica”

agostino-licari-alberto-di-girolamo-vicesindaco-sindacoIl mancato aumento della TASI, a Marsala continua a tenere banco e a provocare danni. Non ci riferiamo alle profonde ferite subite dalla maggioranza del sindaco, semprechè questa esista ancora, ma al scombussolamento della scuola che, dall’oggi al domani, si è vista privata di servizi essenziali quali la mensa scolastica e gli scuolabus. E, cosa altrettanto grave alla perdita del lavoro di centinaia di precari che non hanno più un’occupazione, con gravissimi danni sul tessuto socio economico della Città. Da una settimana le forze politiche sono sul sentiero di guerra, lo scontro tra l’Amministrazione Comunale ed il Consiglio è continuo, irrefrenabile; mentre i danni collaterali, si abbattono sui più giovani abitanti della città, la cosiddetta popolazione scolastica che, quasi per ripicca, si è vista privata di servizi essenziali, sospesi ancor prima che entrassero in funzione. Una manovra “bieca” che ha suscitato l’indignazione della popolazione, soprattutto fra quanti hanno figli in età scolare.

Intanto c’è chi si interroga se ha fatto bene o meno a votare Di Girolamo, “un sindaco xbene”, alla guida di Marsala. Nessuno aveva mai privato i bambini della merenda o messo a rischio il diritto allo studio per quanti non hanno la possibilità di raggiungere la scuola con i mezzi privati. Anche lo scorso anno l’aumento sproporzionato della TASI, proposta dall’allora Commissario Straordinario Giovanni Bologna venne clamorosamente bocciato in aula dal Consiglio Comunale e nessuno osò tagliare i costi sulla scuola. Sarà che il buco era meno evidente, ma sta di fatto che vennero trovate soluzioni diverse.

Il sindaco Alberto Di Girolamo dal canto suo cerca di giustificare le proprie scelte dicendo che la riduzione dei servizi indivisibili è stato un atto per fronteggiare il buco di bilancio, pardon “lo squadramento dello strumento finanziario”. E, se si è arrivato a misure così drastiche, è dovuto al fatto che il Consiglio Comunale non ha varato l’aumento del 65% della TASI, la tassa sui servizi indivisibile. Una manovra che avrebbe permesso al  Comune di Marsala di incamerare fra un milione e quattro ed un milione e ottocentomila di euro. Ben poca cosa a poter salvare le casse comunali dal default .

Non si comprende, intanto, perchè l’Amministrazione Comunale, il Sindaco, l’Assessore al Bilancio ed il Direttore di Ragioneria del Comune non portano il bilancio all’attenzione del Consiglio Comunale, come più volte chiesto da quest’ultimo. Anche il Presidente del Consiglio Sturiano aveva avallato tale richiesta per meglio comprendere le esigenze finanziarie e per trovare gli “sprechi”. Sette milioni e mezzo di passività non possono essere colmate in pochi giorni, sarebbe giusto passare al setaccio tutti i capitoli e incidere con la precisione del bisturi da chirurgo fra le righe dei conti economici; senza dover mettere necessariamente le mani nei portafogli dei cittadini. Del resto la campagna elettorale del primo cittadino (e di riflesso dei suoi assessori e dei consiglieri di riferimento), era improntato proprio sulla diminuzione delle tasse e sul miglioramento dei servizi. Il contrario a quanto si sta facendo oggi a Marsala.

Ancora una volta la politica fallisce clamorosamente e con essa la città risente di scelte davvero poco popolari. Non ce ne voglia signor Sindaco ma, a tre mesi dal suo insediamento, ci si aspettava di meglio della sua Amministrazione. “Una politica di spending  review  improntata sulla sospensione dei servizi ai bambini – hanno sottolineato in un documento politico i “Democratici per Marsala”, gruppo di maggioranza – è inaccettabile non prima di aver valutato altre soluzioni, come lo scioglimento di  Enti e Società Partecipate che gravano sul bilancio.  Confidiamo nell’Amministrazione e nella riqualificazione del “fare politica” che non può essere solamente relegata all’agorà virtuale, per quanto se ne riconosca la valenza informativa”.

DI SEGUITO LA LETTERA DEL SINDACO

Alberto Di Girolamo Sindaco 5 ottobre alle ore 21:03

“Cari concittadini desidero mettervi a conoscenza delle reali condizioni economiche del nostro Comune. L’argomento è complesso e se vi scrivo qui è perché spero che abbiate la voglia e la pazienza di leggere tutto, per comprendere appieno le scelte che, con dispiacere, siamo costretti a fare. Il bilancio che abbiamo trovato si trova in pessime condizioni. Non siamo abituati a parlar male degli altri né di chi ci ha preceduti, ma è certo che se nel passato chi ha governato questa città si fosse assunto delle responsabilità doverose, piuttosto che rinviare decisioni e provvedimenti, piuttosto che permettere che per la città si aprissero così tanti contenziosi, certamente oggi per noi tutti sarebbe meno complicato. I conti del Comune non stanno per nulla bene e per il 2015 il disavanzo è di ben 7 milioni e mezzo di euro, che devono essere recuperati entro dicembre di quest’anno. Sin dal nostro insediamento abbiamo lavorato ininterrottamente per provare a contenere e risanare tale tragica situazione. Impedendo che il Comune – come ad altri Comuni italiani è accaduto – andasse in default, con conseguenze gravissime per tutti, considerando tra l’altro che dal governo nazionale e da quello regionale arrivano sempre meno soldi. Abbiamo quindi, nel breve tempo avuto a nostra disposizione, razionalizzato la spesa, riducendola. Nello specifico abbiamo rivisto il bando del servizio scuolabus, che è passato da 1 milione e 500 mila euro circa a 750 mila euro. Lo abbiamo ridotto del 50 per cento. Abbiamo inoltre rivisto le convenzioni in corso e scoperto, ad esempio, che si mandavano ancora le raccomandante senza la Pec, per cui ne abbiamo imposto l’obbligo; e dove non si può fare a meno della raccomandata abbiamo ridotto la spesa del 75 per cento. Così come per il servizio di raccolta notturna con l’Aimeri, che costava al Comune 350 mila euro. L’abbiamo rivisto e ridotto del 70 per cento. Tutto questo negli appena tre mesi dal nostro insediamento. Inoltre il Comune ha una montagna di crediti non riscossi: circa 50 milioni di euro, sui quali abbiamo iniziato a lavorare per la relativa ma alquanto difficoltosa e non immediata riscossione. I provvedimenti di razionalizzazione della spesa intrapresi in così poco tempo non bastano però, purtroppo, per recuperare l’enorme buco… Non si parla di pochi spiccioli ma di milioni di euro. Ecco perché, anche se a malincuore, abbiamo dovuto prenderci la gravosa responsabilità di proporre l’aumento della Tasi dell’1 per mille, che ci avrebbe permesso di recuperare entro dicembre il milione e mezzo mancanti, salvaguardando comunque e in ogni caso le famiglie disagiate, consapevoli peraltro dell’impegno di Renzi di togliere nel 2016 questa tassa, per cui sarebbe stata l’ultima volta che i cittadini erano chiamati a questo pagamento. Io sono certo che avreste capito la motivazione di tale scelta e sicuramente condiviso. Per noi era la scelta meno dolorosa. Quale sindaco ad appena tre mesi dalle elezioni aumenterebbe le tasse se non fosse assolutamente indispensabile? Il Consiglio Comunale, invece, nella seduta di mercoledì scorso, non ha votato a favore di tale aumento. Tale decisione mi riempie di profonda rabbia e amarezza, anche perché ci mette nell’ancor più difficile situazione di dover decidere quali servizi, seppur essenziali, rinviare per recuperare il disavanzo. Con dispiacere mi sono reso conto che per alcuni è più facile parlare che trovare soluzioni concrete e fattibili. Nonostante ciò, continuerò, come ho fatto in questi mesi, a spendere ogni energia per risolvere i tantissimi problemi della nostra Marsala, cercando e proponendo comunque le soluzioni più idonee, anche se talvolta poco popolari. Ma questo è il dovere di un Sindaco che ama la propria città e ha a cuore i propri concittadini”.

DI SEGUITO IL DOCUMENTO POLITICO DEI DEMOCRATICI PER MARSALA

Firmato dai Consiglieri Comunali: Luigia Ingrassia, Luana Alagna, Vincenzo Sturiano – Marsala, 06 Ottobre 2015

Buon  Governo  e  Maggioranza: tra scelte responsabili e necessità.

La democrazia offre un prezioso campo di battaglia per qualsiasi atto, proposta, delibera ragionevole e ne permette l’attuazione senza “violenze” grazie al principio di maggioranza, posto a fondamento delle democrazie rappresentative, che garantisce il buon governo.      La linea politica opposta, frutto di una debole condivisione e concertazione, può riuscire fatale e può comportare la perdita non solo delle singole battaglie, ma della complessiva sfida che è il governo stesso della città, al quale siamo chiamati responsabilmente anche quando le scelte risultano difficili e impopolari.

Noi “Democratici per Marsala”, nella seduta di Consiglio di  mercoledì 30 settembre u.s.,  abbiamo presentato due emendamenti alla proposta di deliberazione con oggetto “Approvazione aliquota del tributo per i servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2015”.

Uno che prevedeva la diminuzione di mezzo punto dell’aliquota TASI proposta in delibera e il secondo modificativo della rendita catastale e della fascia ISEE ( da 400 a 500 € per la rendita e da 7.500€ a 10.000 per l’ISEE) estendendo la tutela per le fasce più deboli.

Era un modo serio e concreto per giungere ad una mediazione ma soprattutto per rendere più equa una tassazione già di per se iniqua e, peraltro, di cui è stata già annunciata l’abolizione dal Governo nazionale.  Infatti la delibera non prevedeva un’imposizione progressiva sul reddito (solo uno sgravio di 50 € per fascia ISEE fino a 7.500 e aliquota TASI a 0 per i terreni agricoli e abitazioni rurali) quando sarebbe stato possibile prevedere un’ imposizione progressiva e detrazioni più differenziate per meglio rispondere al principio dell’ Economic  Equality.

Gli emendamenti sono stati bocciati, e con essi anche la nostra proposta.

Non ce ne erano altre.

È vero che l’Amministrazione ha già avviato una politica di spending  review  ma, prevedere la sospensione dei servizi ai bambini, è inaccettabile non prima di aver valutato altre soluzioni, come lo scioglimento di  Enti e Società Partecipate che gravano sul bilancio.  Ricordiamoci quando l’immobilismo politico e il rallentamento dell’attività amministrativa era stata attribuita al nostro gruppo e non già, come da noi sostenuto, ad una mancata coesione della maggioranza, oggiAggiungi un appuntamento per oggi sotto gli occhi di tutti ma già evidente con la bocciatura di altri atti propedeutici al bilancio: tariffazioni tari, dismissione immobili.

Confidiamo nell’Amministrazione e nella riqualificazione del “fare politica” che non può essere solamente relegata all’agorà virtuale, per quanto se ne riconosca la valenza informativa”.

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