Nella mattinata di ieri (14 settembre), la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di Mazara ha portato a termine una mirata attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto ed alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti. L’operazione, in particolare, ha interessato il quartiere mazarese, ad altissimo tasso criminale, denominato “Mazara 2”, già noto quale vera e propria roccaforte dello spaccio di droghe “pesanti” e “leggere”. La polizia ha tratto in arresto, in flagranza, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, il mazarese Antonino Indelicato, di 43 anni. Nel corso della stessa operazione la polizia ha denunciato alla Procura della Repubblica, in stato di libertà, dei coniugi mazaresi Giuseppe Indelicati, di anni 39, e Anna Calandrino, di 38 anni. I coniugi sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione in concorso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana di cui all’art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990.
Dall’attento monitoraggio del territorio erano già state individuate, quale probabile epicentro di una massiccia attività di spaccio di sostanze stupefacenti, le abitazioni dei soggetti finiti nei guai giudiziari. All’interno di una di esse, secondo quanto emerso dalle indagini, era stato allestito un vero e proprio bunker; infatti l’ingresso era presidiato da un impianto di videosorveglianza costituito da ben quattro telecamere esterne, un monitor da 50 pollici ed un DVR (sistema digitale di registrazione immagini) utilizzato dagli odierni arrestati per monitorare l’eventuale presenza di forze dell’ordine nelle adiacenze del domicilio al fine di assicurarsi l’impunità.
È stato, pertanto, predisposto un complesso dispositivo attraverso l’organizzazione di un servizio di appostamento discreto e contestuale pattugliamento del quartiere “Mazara Due”.
Già la sola attività di osservazione aveva permesso di documentare svariate cessioni di sostanza stupefacente nei giorni scorsi. Per fornire decisivo ed inequivocabile riscontro a quanto ipotizzato, si è proceduto, sempre nei giorni scorsi e nella mattinata di ieri, ad identificare tutti i soggetti ritenuti acquirenti di sostanza stupefacente.
In tutti i casi l’attività di riscontro ha dato esiti positivi in quanto ha permesso di rinvenire altrettante dosi di stupefacente, appena acquistate presso l’abitazione dei soggetti monitorati.
Conseguentemente, agli acquirenti è stata contestata la violazione, con il relativo sequestro amministrativo, per il possesso per uso personale di sostanza stupefacente, prevista dall’art. 75 del D.P.R. n. 309/1990.
In ultimo, per suggellare in maniera definitiva il ricco quadro probatorio già delineato, nella mattinata del 14 settembre 2017, il personale operante, unitamente a un’unità cinofila della Questura di Palermo, ha approntato un appostamento nei dintorni dell’abitazione dei soggetti per organizzare un’irruzione, finalizzata ad effettuare una perquisizione domiciliare alla ricerca di sostanza stupefacente. Come accennato l’attività di ricerca consentiva di rinvenire e sequestrare penalmente all’interno dell’abitazione di Antonino Indelicato, un panetto, in parte utilizzato, di hashish di 30 grammi circa, due dosi di marijuana di circa 2,5 grammi, oggetti chiaramente destinati al confezionamento di dosi ed una somma complessiva di 2.149 euro, soprattutto in banconote di piccolo taglio, ritenute provento delle illecite cessioni di sostanze stupefacenti.
Nell’abitazione dei coniugi Indelicato – Calandrino sono state rinvenute, ben occultate all’interno del mobilio, e poste sotto il vincolo del sequestro, 22 grammi circa di marijuana suddivise in dosi e pronte per lo spaccio, una somma complessiva di 430 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio ritenuta provento delle illecite cessioni di sostanza stupefacente.
Sulla scorta delle risultanze investigative, pertanto, Antonino indelicato veniva tratto in arresto poiché ritenuto responsabile, nella flagranza del reato, d idetenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, mentre i coniugi Indelicato – Calandrino venivano deferiti in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana in concorso , di cui all’art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990 .
Completata la redazione dei relativi atti di polizia giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno Antonino Indelicato, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, veniva posto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio, in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo che si terrà presso il Tribunale di Marsala nei prossimi giorni