Uccide per “gelosia” due giovani tunisini a Marsala
Uccisi per una banale lite, è quanto accaduto ai due giovani pastori della comunità tunisina di Santo Padre delle Perriere, alla periferia di Marsala. Uno dei due giovani tunisini dopo una conversazione con una delle ballerine del night Las Vegas di Mazara del Vallo era riuscito a farsi dare il numero di telefono della ragazza extracomunitaria. La cosa non piacque ad un quarantenne, pure lui fruitore del locale, che magari sarebbe stato invaghito dalla stessa donna. Accecato dalla gelosia gli si è scagliato contro e uno spintone dietro l’altro ne è scaturita una breve colluttazione, ma nulla da far immaginare un così violento epilogo, finito con l’uccisione del contendente e del suo amico, responsabile quest’ultimo solo di trovarsi nel momento sbagliato nel posto sbagliato.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani e della Compagnia di Marsala hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala, nei confronti di Domenico Centonze, 40enne, sposato con figli, di professione pastore, con precedenti di polizia. Allo stato attuale sarebbe ritenuto dagli inquirenti l’autore del duplice omicidio di due giovani cittadini tunisini: Alì Essid di annni 30 e Rafik Elmabrouk di 34 anni. I corpi senza vita dei due giovani tunisini vennero rinvenuti in una pozza di sangue all’alba del 3 giugno scorso da un agente di una azienda di vigilanza dinnanzi all’ex Concasio, praticamente dove una volta vi era la distilleria. I due ragazzi erano stati ritrovati morti abbracciati, nella stessa postura con cui stavano viaggiando su uno scooter verso casa. Erano stati attinti da due colpi sparati in rapida successione da un fucile calibro 12 caricato a pallettoni,da uno spietato killer.
Dopo il ritrovamento dei corpi, sono scattate le indagini dei carabinieri, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Marsala, Dott. Girolamo Alberto Di Pisa e dalla Dottoressa Anna Sessa, sono scattate le indagini dei Carabinieri che hanno eseguito per tutta la notte e nei giorni successivi numerose perquisizioni, accertamenti e interrogato decine di possibili testimoni, riscontrando sin da subito però un’assoluta chiusura a fornire indicazioni utili. A portare gli inquirenti al Centonze sono stati due prove impreviste l’aver trovato addosso ai due sfortunati giovani i tagliandi dei biglietti d’ingresso al locale notturno Las Vegas di Mazara del Vallo. E, poi la telefonata ricevuta all’1:30 dalla ballerina dello stesso locale ad una delle due vittime. Ciò avrebbe fatto infuriare il Centonze che non contento dall’aver buttato fuori, in malo modo il ragazzo tunisino dal locale, unitamente ad un altro complice ha inseguito i due ragazzi aprendo il fuoco sui due. Ad avallare ulteriormente la pista investigativa dei carabinieri la presenza di cartucce calibro 12 caricate a pallettoni in un edificio nella disponibilità del Centonze, fra cui sarebbero stati trovate altre cartucce simili a quella impiegata per il duplice omicidio.
Per il Centonze il fermo di indiziato di delitto si è reso indispensabile sia per i gravi indizi di colpevolezza raccolti sia per l’ imminente e concreto pericolo di fuga. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala continuano ancora allo scopo di ricercare ogni altro utile elemento, mentre un altro soggetto risulta tuttora indagato per concorso in omicidio.