Tutelati i precari delle Camere di Commercio con un provvedimento legislativo regionale
La terza commissione parlamentare dell’Ars, ha affrontato questa mattina la drammatica situazione dei precari delle Camere di Commercio in Sicilia, molte delle quali saranno sciolte o accorpate, così come previsto da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. L’incontro si è svolto questa mattina a Palermo presso l’assessorato delle Attività Produttive, dove si è insediato un tavolo tecnico, per discutere del crisi occupazione delle Camere di Commercio, in vista del loro accorpamento. Per la trattazione degli argomenti la terza commissione dell’Ars ha delegato gli onorevoli Ruggirello e Mangiacavallo,
Presenti all’incontro, anche, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Cobas Codir, Sadis, Fiad, Ugl; l’assessore Linda Vancheri con i due consulenti legali; i rappresentanti di Unioncamere Messina e Pino Pace.
Risolto il problema della permanenza delle Camere di Commercio, con l’intervento dell’assessore Vancheri che aveva proposto alla conferenza Stato – Regioni un apposito emendamento, poi approvato, per mantenere attivo il registro delle imprese, resta aperta la questione relativa all’articolo della legge nazionale 114 del 2014, sul ridimensionamento graduale dell’introito derivante dai diritti camerali. L’assessore Vancheri, in rappresentanza del Governo, ha già impugnato la legge Maida presso la Corte Costituzionale, invocando l’autonomia statutaria regionale.
Le Camere di Commercio siciliane, infatti, a differenza delle altre regioni, non dispongono del contributo statale e di un efficiente sistema previdenziale. Questa atipicità diventa causa di default con conseguenze sulla situazione occupazionale.
La problematica discussa, oggi, riguarda il rischio che corrono gli 84 precari (11 occupati a Trapani), in mancanza dell’avvio delle procedure di stabilizzazione. Dal tavolo tecnico è stata avanzata, pertanto, la richiesta di un intervento legislativo regionale, ovvero dell’approvazione di una norma che vada in deroga a quella statale, per consentire il prolungamento dell’impiego dei precari per un altro anno. Si avrebbero, così, i tempi utili per mettere in atto le procedure amministrative per la loro regolarizzazione.
Vito Saladino, presente in rappresentanza della segreteria regionale del Cobas Codir, ha evidenziato l’azione sinergica tra politica e governo e l’impegno serio e responsabile del deputato trapanese verso la risoluzione del problema entro fine anno. Ruggirello, insieme al collega Mangiacavallo, hanno preso impegno di salvaguardare il livello occupazionale e di seguire l’inevitabile manovra di accorpamento, affinchè vengano rispettati i criteri per lo sviluppo delle aziende e del territorio. In vista della riforma, infatti, le Camere di Commercio diventeranno il braccio operativo della regione; enti utili ad intercettare gli strumenti finanziari europei disponibili.