Turismo, la Fisascat Cisl Sicilia chiede incontro all’assessore al Turismo

La Fisascat Cisl Sicilia richiede un incontro all’Assessore al Turismo, Sandro Pappalardo, per analizzare e proporre interventi concreti per lo sviluppo del settore turismo.

“La Sicilia è una regione che potrebbe e dovrebbe vivere di turismo. – dichiara Mimma Calabrò, Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia – E’ ora che si esca dal circolo vizioso e si inneschi un circolo virtuoso attraverso la programmazione di interventi che possano avere ricadute positive anche in altri settori, come quello del commercio e dei servizi. Necessita superare la fase di stallo venutasi a creare nel settore attraverso interventi inefficaci dei vari Governi che si sono succeduti. Risolvere il mancato perfezionamento delle politiche attuate nel tempo e mai completate, può far sì che il turismo diventi concretamente uno dei punti nodali su cui investire per far ripartire l’economia siciliana. Abbiamo reiterato la richiesta di incontro all’Assessore al turismo affinché tutte le parti interessate -continua la sindacalista – si attivino per far si che veramente il turismo possa diventare volano dell’economia e non espressione di proclami ma per interventi concreti, 365 giorni l’anno.”

“Bisogna pensare – aggiunge Pancrazio Di Leo, segretario generale aggiunto Fisascat Sicilia – anche all’inserimento di moderni ammortizzatori sociali per il settore. La fisascat con forza continua a richiedere impegni concreti da parte del Governo, anche regionale, a favore dei lavoratori stagionali del comparto turismo affinché finalmente si possa addivenire a soluzioni risolutive che passino anche da una riforma urgente e inderogabile delle problematiche legate alla Naspi. Chiediamo pertanto interventi strutturali che, attraverso la destagionalizzazione, diano continuità lavorativa alle migliaia di persone che nel comparto operano”.

“Riteniamo che il rilancio del settore e la tenuta occupazionale non possano prescindere da una revisione della riforma sulla Naspi nonché da accordi che mirino all’allungamento della stagionalità – conclude la Calabrò – Non possiamo rimanere inermi di fronte a mancati interventi che mortificano i tantissimi lavoratori del settore e tutti coloro che potenzialmente potrebbero invece trovarvi occupazione, evitando peraltro che centinaia di giovani lascino la propria terra in cerca di lavoro”.

 

fonte: https://www.linklav.it/

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