Trenitalia: “Giornata storica, 43 nuovi treni per la Sicilia, in dieci anni 426 milioni di investimenti”

In piazza Verdi il road show con il modello a grandezza naturale del nuovo convoglio regionale Pop aperto alle visite dei cittadini. Firmato con Musumeci il contratto di servizio decennale

“Oggi è una giornata storica, i Siciliani hanno fatto bene a lamentarsi del trasporto ferroviario fino ad oggi: Adesso abbiamo gettato le basi per fare in modo che i clienti del trasporto regionale viaggino con gli stessi comfort e servizi di quelli dell’Alta Velocità”. L’amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono, origini modicane da poco al vertice della società di Fs Italiane che si occupa del servizio viaggiatori, non risparmia i toni trionfalistici e l’ottimismo, in accordo con l’hashtag che accompagna il road show in giro per l’Italia per presentare nelle piazze i nuovi treni prodotti da Alstom e Hitachi che saranno consegnati a partire dal prossimo anno: #lamusicastacambiando.

Che cosa cambia da oggi, in un trasporto ferroviario che in Sicilia ha molte lacune?
“Con la firma del contratto di servizio – spiega Iacono – abbiamo finalmente la possibilità di programmare lo sviluppo dei servizi in modo razionale e sistematico nei prossimi dieci anni. Si tratta di 426 milioni di euro di investimenti, dei quali 285 della Regione che cambieranno radicalmente il modo di viaggiare dei siciliani. Ad iniziare dai nuovi treni Pop che da oggi a sabato presentiamo a piazza Verdi. Sono costruiti intorno alle esigenze dei pendolari e del personale di bordo di Trenitalia. I nuovi treni Pop saranno più comodi, più sostenibili e più accessibili anche alle persone a ridotta mobilità e con disabilità”.

Quando li vedremo viaggiare?
“A partire dal 2019 – annuncia l’ad – saranno consegnati alla Regione Siciliana 43 nuovi treni: 21 Pop, 5 treni elettrici e 17 diesel che affiancheranno i 6 Jazz già in circolazione sulle linee dell’isola dal 2016, riducendo così l’età media dei convogli dai 24,5 anni del 2017 ai 7,6 del 2021. L’arrivo dei treni Pop e Rock (convogli treni a doppio piano richiesti per aree metropolitane a elevata frequentazione) si inserisce in una strategia complessiva di rilancio del trasporto ferroviario regionale e di una mobilità che privilegi, rispetto all’auto privata, soluzioni di trasporto collettive, condivise, integrate e sostenibili”.

C’è anche una nuova integrazione con il trasporto dei bus?
“Nel contratto di servizio – spiega Iacono – è prevista, come già accaduto in molte altre regioni, l’attivazione di una smart card con la quale si potrà fare un biglietto unico per il treno e le autolinee proprio nella logica di integrazione del sistema di trasporto locale”. Fra le novità, la possibilità di trasportare gratuitamente le biciclette sui treni regionali, mentre sono previste particolari promozioni, al ripristino dei collegamenti con l’aeroporto, per i giovani e per gruppi familiari. Di prossima attivazione anche il servizio di smartcaring che consentirà a Trenitalia di avvisare direttamente sullo smartphone sull’andamento dei servizi ferroviari abitualmente utilizzati”.

Cosa prevede il contratto di servizio? 
“Molta attenzione ai pendolari ma anche ai tanti turisti che arrivano in Sicilia e ai quali vogliamo offrire un servizio affidabile e sicuro con un potenziamento dei servizi negli hub di Palermo, Catania e Messina e collegamenti veloci con tutti gli altri capoluoghi. Il contratto prevede ricavi da corrispettivi medi annui di 119,1 milioni di euro e ricavi da biglietto medi annui di 38,5 milioni, per un valore complessivo di 1.624,3 milioni in dieci anni. Grazie ai corrispettivi versati dalla Regione sarà possibile inoltre una pianificazione a lungo termine che prevede un aumento di produzione di 1,2 milioni di treni*km: partendo da un’offerta di 9,7 milioni di treni*km del 2017 (divenuti 10,3 nel 2018), si passerà a 10,8 milioni di treni*km nel biennio 2019/2020, per raggiungere 10,9 milioni di treni*km a partire dal 2021”.

Ma sulla rete ferroviaria c’è molto da fare, le linee e i treni a lunga percorrenza.
Trenitalia non realizza infrastrutture. Il potenziamento della rete ferroviaria rientra negli investimenti di Rfi, inseriti nel Contratto di programma con il MIT che prevede già ingenti investimenti. Quando saranno ultimate le nuove infrastrutture, Trenitalia coglierà e sfrutterà al massimo le opportunità possibili sia per sviluppare i servizi a mercato sia per il trasporto regionale sia per i treni a lunga percorrenza (InterCity) che, comunque, con il nuovo contratto di servizio firmato con il Governo, valido fino al 2026, per quanto riguarda la Sicilia sono stati tutti confermati”.

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