“Trapani Capitale Italiana della Cultura 2021”: il Comune cerca sponsorizzazioni
Il Comune ha pubblicato un avviso per la ricerca di sponsorizzazioni a sostegno della candidatura di “Trapani Capitale Italiana della Cultura 2021” e della successiva realizzazione delle attività ed eventi culturali.
I contratti di sponsorizzazione possono essere conclusi con soggetti pubblici o privati, imprese, associazioni senza fini di lucro, per realizzare o acquisire a titolo gratuito interventi, servizi, prestazioni, beni o attività inseriti nei programmi di spesa dell’ente, o conseguenti a risparmi di spesa per interventi non programmati e che si intendono realizzare. Il risultato della sponsorizzazione si concretizza nella realizzazione di una economia di bilancio totale o parziale rispetto alla previsione di spesa, in relazione dalla totale o parziale acquisizione senza oneri per l’ente, del previsto risultato da parte dello sponsor.
Sono ammesse le sponsorizzazioni finanziarie, consistenti in una somma di denaro: in questo caso la realizzazione del servizio, lavoro o fornitura sarà effettuato dall’Amministrazione nel rispetto delle procedure previste oppure in servizi, lavori forniture acquisiti o realizzati a cura e spese dello sponsor: in tal caso la prestazione è effettuata dallo sponsor, anche tramite soggetti da lui individuati in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Lo sponsor otterrà un ritorno di immagine, rapportata al criterio del maggior finanziamento, per tutta la durata del contratto, attraverso modalità quali, ad esempio con l’installazione di roll up, visibilità dell’iniziativa sul sito istituzionale del Comune e sui mezzi di comunicazione dei Comuni ed enti aderenti, l’apposizione del nome/marchio/logo su materiale informativo distribuito; l’applicazione dell’immagine dello sponsor sui mezzi utilizzati su tutto il territorio interessato dalle manifestazioni culturali; volantini e locandine in distribuzione.
L’iniziativa “Capitale italiana della cultura” è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della cultura per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.
Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018. Parma è la capitale per quest’anno. Nel 2019 non fu designata. L’iniziativa è nata nel 2014 a seguito del “Decreto Cultura” e della proclamazione della città di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Sono 43 le città candidate e non 44 come annunciato dal MIBATC: Ascoli Piceno, infatti ha fatto sapere che si tira indietro. Regione per regione le candidature sono: in Abruzzo l’Aquila; in Basilicata Venosa; per la Calabria Tropea. Per la Campania, Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano. Per l’Emilia Romagna Ferrara, l’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese. E ancora, in Friuli Venezia Giulia Pordenone, in Lazio Arpino e Cerveteri, in Liguria Genova e in Lombardia Vigevano. Nelle Marche Ancona, Ascoli Piceno (che però non presenterà il dossier), Fano; in Molise Isernia; mentre in Piemonte si candida Verbania. Candidate in Puglia Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, l’Unione Comuni Grecia Salentina. In Toscana Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra. In Sardegna Carbonia e San Sperate. In Sicilia Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli e Trapani; infine in Veneto in lizza Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.
FONTE: TRAPANISI.IT