Muore folgorato dalla corrente mentre tenta di rubare fili di rame assieme ad un complice
Nella giornata di giovedì i militari della Stazione Carabinieri di Borgo Annunziata denunciavano in stato di libertà per il reato di tentato furto aggravato un trapanese di 22 anni.
Questi i fatti: nella mattinata i militari dell’Arma, a seguito di una telefonata pervenuta alla centrale operativa, intervenivano presso l’area dismessa ex “ASI” sita in Contrada Milo, poiché era stata segnalata la presenza di un uomo che giaceva al suolo esanime.
Giunti sul posto i Carabinieri constatavano l’effettiva presenza del cadavere di un uomo, un trapanese classe 83, soggetto noto ai militari.
I rilievi, eseguiti da personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, e l’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale dell’ASP intervenuto sul posto, consentivano di risalire alle cause della morte: l’uomo, forse nella convinzione che il capannone non fosse più servito di corrente elettrica, nel tentativo di asportare dei fili elettrici in rame, rimaneva folgorato da una forte scossa.
I militari provvedevano all’immediata escussione del complice nel tentativo di furto e trovato anch’egli sul posto il quale, nel confermare la ricostruzione della vicenda, riferiva che durante la notte si era recato insieme al malcapitato complice presso l’ex ASI con l’intento di rubare cavi di rame e, proprio nel tentativo di asportare i cavi elettrici da una cabina di trasformazione elettrica da 20.000 kilowatt, il trapanese rimaneva folgorato decedendo sul colpo nonostante i suoi tentativi di rianimarlo.
In virtù degli accertamenti esperiti il ventiduenne veniva deferito in stato di libertà per il reato di furto aggravato.
A seguito dell’ispezione cadaverica, effettuata sul posto dal medico legale, la salma del giovane trentaquattrenne veniva invece restituita ai familiari.