Tappa in provincia di Trapani della Targa Florio: da Castellammare a Segesta, passando per Erice, Marsala e la Vale del Belice

Una delle tre tappe della Targa Florio si svolge   in provincia di Trapani. A Campobello di Mazara si svolgeranno le 3 prove di precisione.  Dal 15 al 18 ottobre la Sicilia sarà fulcro di interesse per la gara che celebra la corsa più antica del mondo con i gioielli della storia automobilistica 

 

 

Ritorna la Targa Florio Classica, l’appuntamento più prestigioso con la storia della cultura e della passione per l’automobilismo, che vedrà la Sicilia quale naturale fulcro di interesse per la storia dell’auto, dello sport, del costume ed anche dell’avanguardia della tecnica più prestigiosa con il Ferrari Tribute. Organizzata dall’ACI Palermo e Automobile Club D’Italia con il supporto di ACI Sport e ACI Storico, la Targa Florio Classica, gara di regolarità fiore all’occhello del Campionato Italiano Grandi Eventi, si terrà dal 15 al 18 ottobre in Sicilia Occidentale, a cavallo di due province: Palermo e Trapani.

Saranno tre tappe di grande interesse che porteranno i partecipanti alla scoperta di luoghi suggestivi ed unici della Sicilia, scrigni di storia, arte, cultura, tradizioni e bellezze naturali uniche. La prima in provincia di Trapani, la seconda sulle leggendarie Madonie e la terza ripercorrerà  il Circuito della Favorita e porterà alla scoperta dei tesori di Palermo.

Venerdì 16 ottobre la prima tappa sarà sulla via delle Saline e di Garibaldi, ma più in particolare si uscirà dalla splendida provincia di Palermo per addentrarsi nella suggestiva e coinvolgente provincia di Trapani, che oltre ad essere una terra dalle tante meraviglie è anche la culla della regolarità. La specialità della precisione cronometrica, base della competizione agonistica della Targa Florio Classica è nata nella provincia trapanese e precisamente a Campobello di Mazara.

Un itinerario pianificato con la collaborazione di ACI Trapani, da Castellammare del Golfo, porta nord occidentale del provincia, verso Custonaci, la città dei marmi, per proseguire alla volta di Valderice, dunque, Erice vetta, attraverso paesaggi unici che dal verde dei monti si stagliano sullo sfondo azzurro del mare. Si scende verso il capoluogo con i suoi tesori d’arte ed architettura, poi nella impareggiabile cornice delle Isole Egadi a fare da sfondo si passa a ridosso delle famose saline con i caratteristici Mulini a vento, per fare rotta verso Marsala, a seguire Petrosino e Mazara del Vallo. Il parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, il più vasto d’Europa attende ancora una volta i tesori della tecnica automobilistica, ma oltre alla storia lunga oltre 3000 anni.

La scuola regolaristica trapanese è ormai famosa, da lì nascono i migliori specialisti di una disciplina che affascina e coinvolge nella cultura dell’auto. La regolarità esige il perfetto sincronismo tra auto ed equipaggio, tutto gira come i precisi e sofisticati ingranaggi del più preciso dei cronometri. Proprio in quei luoghi si celebra la nascita della Regolarità, ci si trova, infatti, nel territorio di Campobello di Mazara, dove tutto ebbe inizio. Fu il Dr. Nino Buffa, allora sindaco della cittadina, che per festeggiare il nuovo impianto di pubblica illuminazione ideò il tipo di disciplina. Sono tanti i nomi a cui Campobello di Mazara ha dato i natali e tutti si sono affermati nel campo della regolarità basti pensare a Giovanni Moceri, e Nino Margiotta, entrambi impegnati con squadre ufficiali, ma anche Angelo Accardo, Francesco Di Pietra o Mario Passanante, poi tanti altri driver dallo spiccato spirito regolarista e di cultori dell’auto.

Saranno 3 le prove di precisione a Campobello di Mazara, un centro famoso per le sue bellezze naturalistiche come le splendide spiagge di Tre Fontane e Torretta, noto per la Nocellara del Belice, l’oliva da mensa e da olio tra le più pregiate. Cultura, natura, agricoltura e gastronomia per il Comune che ha risposto nel prestigio della Targa Florio Classica il miglior volano la fiducia per promuovere le proprie meraviglie.

La tappa in provincia di Trapani si completerà poi con il passaggio da Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Salaparuta, Poggioreale, all’ombra del Parco Archeologico di Segesta, verso la famosa Calatafimi, per continuare verso Alcamo, prima di tornare in provincia di Palermo. Presso l’Università palermitana si concluderà l’intensa tappa trapanese.

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