Strage della famiglia Cottarelli, la Cassazione annulla l’ergastolo ai cugini Marino

I viticoltori trapanesi Vito e Salvatore Marino erano stati condannati in appello all'ergastolo per il triplice delitto di Brescia: ora viene rimesso tutto in discussione. Il nuovo processo verrà celebrato a Milano

brescia villa cottarelliLa Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo per i cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino, accusati e condannati in appello all’ergastolo per la strage della famiglia Cottarelli, avvenuta a Brescia otto anni fa. All’epoca in una villetta nella cittadina di Urago Mella (Brescia) vennero trovati senza vita, uccisi a coltellate, Angelo Cottarelli, la compagna Marzenne Topor e il loro unico figlio Luca, di 17 anni. Il nuovo processo d’appello sarà celebrato a Milano.

Secondo la tesi degli inquirenti, che era stata accolta dai giudici della Corte d’appello, si era trattato di un vero e proprio regolamento di conti. Analizzando la dinamica del massacro fu chiaro che i killer, con un’azione da professionisti, si erano recati nella villetta per compiere un’esecuzione.

I cugini Marino, due viticoltori accusati di essere legati a Cosa Nostra, erano stati fermati alcune settimane dopo la strage. Secondo gli investigatori, Cottarelli preparava per i Marino fatture false per gonfiare il giro d’affari di alcune cantine, in modo da far ottenere fondi dallo Stato e dalla Regione siciliana. Una pratica illecita alla quale l’imprenditore a un certo punto aveva deciso di sottrarsi, scatenando l’ira omicida dei suoi ex complici.

fonte: repubblica.it

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