Stagnone e saline vincitori del premio I Luoghi del Cuore
La Laguna lo Stagnone e le Saline sono i vincitori della sezione speciale Expo 2015 – Nutrire il pianeta, dedicata ai luoghi legati alla produzione e trasformazione alimentare. Il concorso è stato promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo. L’habitat naturale in cui si estrae da decine di secoli il sale ha sbaragliato la concorrenza di altri 257 siti di interesse nazionale, aree geografiche ed insediamenti umani che rappresentano il grande tesoro del nostro Paese. Attorno a queste aree cresce l’interesse della collettività, della gente comune, degli studenti che, attraverso le campagne promozionali promosse dal FAI, hanno avuto la possibilità di “scoprire”, a due passi da casa, insediamenti storici che nascondono testimonianze architettoniche, artistiche e culturali di inestimabile valore. Le Saline e la Laguna dello Stagnone hanno degnamente vinto il “concorso” nazionale, “Tifa per l’Italia che ami”, lanciato dalla VII edizione de “I Luoghi del Cuore“, raccogliendo 14.764 voti. Un risultato straordinario che dimostra che ha portato l’area marsalese a vincere la sezione speciale Expo 2015 – Nutrire il pianeta, dedicata ai luoghi legati alla produzione e trasformazione alimentare. Le Saline e la Laguna lo Stagnone di Marsala sono state votate per la bellezza paesaggistica e per la presenza di un antichissimo complesso industriale per l’estrazione del sale, caratterizzato dalla presenza di vasche artificiali e mulini a vento. Purtroppo, questo luogo dalla straordinaria bellezza, presenta anche delle situazioni critiche dovute ad uno stato di abbandono generale, ad eccezione degli impianti estrattivi della Sosalt. Adesso spetterà un premio, non si sa a quanto ammonti, per il recupero e/o il miglioramento dell’area e per renderla maggiormente fruibile, Il Censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo rappresenta, infatti, un concreto strumento di sensibilizzazione in favore del nostro patrimonio culturale e ambientale. Un successo senza precedenti reso possibile da una mobilitazione di massa e alla crescita della partecipazione organizzata da parte di associazioni, gruppi e comitati spontanei che spesso nascono proprio in funzione del censimento: basti pensare alla gestione dei grandi complessi monastici, l’abbandono delle aree agricole o l’urgenza di tutelare e valorizzare le aree archeologiche: un tifo e una passione che si è, dunque, concentrata sul futuro dell’Italia, con la consapevolezza di vivere in un Paese dal patrimonio culturale, storico e paesaggistico unico al mondo ma troppo spesso in pericolo, custode della nostra identità e, allo stesso tempo, opportunità di valorizzazione e sviluppo turistico ed economico.