Spending review: facciamo “lavorare” migranti e rifugiati… così la finiranno con l’annoiarsi
Lavori socialmente utili! E' giusto che questa gente ci dia una mano con lavoretti semplici e alla portata di tutti
LETTERA AL DIRETTORE
Egregio Direttore,
Noto con molto disappunto quale cittadino Marsalese – e come molti – lamentiamo della poca pulizia della città (cicche, cartacce, bottiglie e spazzatura di ogni genere sparsa ovunque) e della scarsa cura che viene destinata al verde pubblico, a partire dalle aiuole e rotonde a finire all’area archeologica di porta nuova, alla villa comunale, al parco di Salinella. Comprendo, altresì, che ciò, oltre ad una buona dose di responsabilità da parte di chi NON E’ riuscito ad amministrare la Città, è dovuto alle scarse risorse economiche, e al clima di austerità della crisi che impone agli enti pubblici la “spending review” (termine inglese coniato ad hoc per prendere in giro il cittadino; l’equivalente paghi più tasse e ottiene meno servizi).
Evidentemente c’è qual cosa che non va
Noto, comunque, con altrettanto disappunto, lo stato di disagio manifestato dai “Migranti e/o Rifugiati politici” che vivono nella nostra comunità. Quelli che una volta venivano chiamati “extra comunitari” o “clandestini” lamentano che l’accoglienza non è buona, il cibo è insipido, non hanno attrezzature per lo svago, non gli diamo “la paghetta”…. ecc. Pur avendo rispetto per questi poveri disperati, del loro stato sociale, del loro passato, della loro storia… NON TROVO giusto che non hanno alcun rispetto per tutto quello che il nostro Paese sta facendo per loro. Per dirla in “dialetto” essi “sputano nel piatto in cui stanno mangiando” e lamentano di trascorrere le giornate monotone e senza interesse. RICORDIAMO, a questa gente che loro, tutto sommato se la passano molto meglio di tantissimi poveri italiani che, avendo perso il lavoro, vivono in condizioni pietose. A loro, lo Stato non riconosce il “vitalizio” di 30 euro al giorno, non da un tetto sulla testa, non garantisce tre pasti al giorno, non gli da il telefonino, non gli fa le ricariche…. Altro che disagiati! I veri disagiati siamo noi italiani.
Premesso ciò, per NON FARE annoiare i nostri ospiti invito il Governo Nazionale a mettere su una bella “leggina” – in questa materia il nostro Matteo nazionale è bravo – che, nel garantire l’assistenzialismo cieco a “Migranti e/o Rifugiati politici” li si impegni in servizi di pubblica utilità. Anche perchè, quando le cose si “regalano” non sempre sono apprezzate da chi li riceve. E molti di loro non apprezzano i sacrifici che noi italiani stiamo facendo per garantire loro vitto, alloggio, vestiario ed altro. PENSO che sia giusto che questa gente ci dia una mano con lavoretti semplici e alla portata di tutti. E così non si annoiano, la smettono con i piagnistei e si integrano nella comunità. Ma soprattutto la smettono di chiedere l’elemosina in ogni angolo della città. A Marsala, per esempio, potrebbero contribuire al miglioramento del decoro urbano – quello che manca da sempre -. Potrebbero occuparsi della pulizia delle strade, di spazzare le arterie del centro, della manutenzione del verde pubblico, e di tante altre piccole cose. La città risolverebbe a COSTO ZERO alcune problematiche, loro non si annoierebbero ed i cittadini inizierebbero a vederli di buon occhio.
Questo è semplicemente il pensiero di un cittadino qualunque che non conosce la burocrazia, gli accordi internazionali sui migranti e/o rifugiati politici; MA RAGIONA da buon padre di famiglia. E, se un Paese è in difficoltà, deve chiedere sacrifici indistintamente a tutti, senza alcuna differenza se si è nativi o meno sul suolo nazionale. Ben vengano le politiche sociali ed assistenziali per gli stranieri, ma non dimentichiamoci degli italiani, dei tantissimi poveri a cui lo stato non garantisce 30 euro al giorno. Altri Paese Europei del Mediterraneo come la Spagna, Malta, ed altri, neanche li fanno avvicinare alle loro coste. Quello, sarà pure razzismo, ma in quei paesi giovani stranieri che bighellonano, annoiandosi anche, per le strade non ve ne sono. Da noi SI!
Antonino Ampola