Sicilia piattaforma militare per la guerra in Siria, la Regione prenda posizione
Ancora aerei militari in partenza da Sigonella per perlustrazioni in Siria, in Iraq e al confine con la Turchia. Altre due ondate di aerei da perlustrazione e droni militari sono partite dalla base Usa di Sigonella fra catania e Siracusa.
Le partenze sono probabilmente molto più numerose di quelle di cui si viene a conoscenza e le missioni, evidentemente, riservate se non segrete ma il dato di fatto oggettivo è che per le vicende in Siria la base di appoggio Usa e Nato è e resta quella siciliana.
“Davanti ad un’operazione che trasforma la nostra isola in una piattaforma militare il presidente Musumeci non può stare in silenzio – dice il deputato regionale del movimento #100passi Claudio Fava – e non può essere silente neanche l’Assemblea Regionale. E’ il modello stesso di Sicilia che è in discussione, bisogna scegliere se rendere l’Isola protagonista di una nuova stagione nel Mediterraneo di pace e cooperazione o ridurla a base militare galleggiante”.
FONTE: BLOGSICILIA.IT
NESSUNO HA RISPETTATO IL TRATTATO
Il Trattato di pace fra l’Italia e le Potenze Alleate ed Associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 (dall’Unione delle Repubbliche Sovietiche Socialiste (URSS) insieme a (…)
stabilisce in maniera chiara nell’articolo 50, comma 4:
“In Sicilia e Sardegna è vietato all’Italia di costruire alcuna installazione o fortificazione navale, militare o per l’aeronautica militare, fatta eccezione per quelle opere destinate agli alloggiamenti di quelle forze di sicurezza, che fossero necessarie per compiti d’ordine interno”.
NESSUNO HA RISPETTATO IL TRATTATO … ANZI LA SICILIA è DIVENTATA UN DEPOSITO DI BOMBE NUCLEARI, IN BARBA AGLI ABITANTI