Sicilia, 12 milioni per finanziare l’alta formazione post universitaria
Finanziamenti per Alta formazione, ricerca e specializzazione post-laurea: 4 milioni per l’apprendistato di terzo livello; 5 milioni per i contratti di formazione specialistica area medico-sanitaria; 3 milioni per i dottorati di ricerca. L’Assessore Lagalla: “Confido nella più ampia partecipazione”
In arrivo nuovi finanziamenti per l’alta formazione, la ricerca e le specializzazioni post-laurea. È appena stato pubblicato il nuovo bando per l’apprendistato di terzo livello, che prevede uno stanziamento di 4 milioni di euro.
Università, Enti di ricerca, Istituti Tecnici Superiori e AFAM (Alta formazione artistica e musicale) potranno partecipare alla creazione di un Catalogo dell’offerta formativa regionale per l’apprendistato di alta formazione e ricerca, rivolto a giovani studenti, tra i 18 e i 29 anni, in contratto di apprendistato, in fase di assunzione o intenzionati a compiere un percorso da apprendisti. Si tratta di un progetto innovativo volto a favorire l’azione sinergica tra Università e Impresa, per creare professionalità altamente specializzate e maggiori opportunità occupazionali. Potranno essere proposti percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di un titolo di studi universitario, laurea triennale o magistrale, di un diploma rilasciato dagli ITS o di un titolo di alta formazione post-laurea, master o dottorato di ricerca, o innovativi progetti di ricerca.
A seguito della pubblicazione del Catalogo, per la fruizione del corso prescelto, i ragazzi potranno avanzare la richiesta di un voucher formativo. Questo verrà erogato all’ente presso cui si è deciso di svolgere la formazione e sarà utile alla copertura dei costi sostenuti , fino ad un massimo di 5.000 euro per ogni annualità. Una parte della formazione avverrà in azienda e una parte presso gli Atenei o i centri di ricerca, consentendo una proficua integrazione tra l’esperienza di lavoro ed il sistema dell’istruzione e della formazione accademica.
“Un dialogo che non può e non deve mancare, perché rappresenta la più importante occasione di crescita professionale e quindi occupazionale per i giovani siciliani”, spiega l’assessore Roberto Lagalla. “Costituisce, inoltre, un’opportunità unica per le imprese, che hanno la possibilità di accrescere la formazione dei loro apprendisti, potendosi così avvalere di professionalità altamente specializzate, anche attraverso l’avvio di innovativi progetti di ricerca, utili ad accrescere la competitività della propria azienda”.
Sempre con l’obiettivo di promuovere la sinergia tra alta formazione, ricerca, professioni e mondo produttivo, sono stati stanziati 3 milioni di euro per il finanziamento delle borse di Dottorato di ricerca, relative all’anno accademico 2018/2019. Al fine di assicurare un’equa distribuzione delle risorse, la dotazione finanziaria viene ripartita sulla base della classe dimensionale di appartenenza dei Atenei regionali. Le borse di studio sono destinate a giovani lauerati siciliani, al di sotto dei 35 anni, utilmente classificati nella graduatoria di ammissione ai corsi.
Inoltre, sono stati stanziati 5 milioni di euro per i contratti di formazione specialistica nell’area medico-sanitaria, al fine di rafforzare la presenza sul territorio di figure altamente qualificate. Si tratta di un intervento rivolto ai laureati in medicina e chirurgia, di età non superiore ai 35 anni, classificati nella graduatoria di ammissione alle scuole di specializzazione per l’anno accademico 2017/2018, con un reddito ISEE non superiore ai 30 mila euro.
“Finanziare l’alta formazione, coerentemente ai bisogni del sistema regionale, significa contrastare il costante esodo di giovani eccellenze siciliane e offrirgli la possibilità di rimanere in Sicilia, trovando nella nostra Regione le migliori opportunità di crescita professionale. Alla luce di questo, confido nella più ampia partecipazione da parte degli Atenei e degli enti di ricerca, dei giovani e delle aziende siciliane, affinché possano usufruire di tutte le opportunità oggi rese loro disponibili”.