Si riapre, la mai chiusa, piaga del sequestro di pescherecci nel Mediterraneo
L'ennesimo sequestro indigna Mazara, il sindaco Cristaldi e il Presidente del Cosvop Tumbiolo intervengono pesantemente sulla questione
Si riapre, la mai chiusa, piaga del sequestro di pescherecci nel Mediterraneo. L’ultimo ignobile atto di vera e propria pirateria è stato portato a termine dall’equipaggio di una motovedetta tunisina che, dopo aver affiancato il peschereccio mazarese in acque internazionali intorno alle 6:30 di questa mattina, sotto minacce lo hanno costretto a dirottare verso il porto di seguirli verso il porto di Sousse. Il vile gesto di pirateria ha turbato la comunità marittima mazarese e lascia con l’amaro in gola un po tutti. Siamo di fronte all’ennesimo paradosso, mrente i le nostre autorità giornalmente salvano la vita a centinaia di migranti, strappandoli talvolta alla morte quasi certa perchè stiipati su bagnarole in condizioni disumane che è già un miracolo che stanno a galla, la Tunisia piuttosto che essere grata, si arroga il diritto di sequestrare un peschereccio mazarese in acque internazionali. Il mondo della pesca è in subbuglio visto che tantissimi pescherecci da sempre garantiscono un tozzo di pane a tantissimi tunisini. Anche a Bordo dell’ultimo sequestrato tra l’equipaggio vi sono tre tunisini, tre posti di lavoro che permettono di sfamare altrettante famiglie. Sull’accaduto si registrano dure prese di posizione, sia da parte del sindaco Cristaldi che dal Presidente del Distretto Pesca Tumbiolo che riportiamo di seguito
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Fermato dalle autorita’ tunisine il peschereccio ‘Bartolomeo Ingargiola’ di Mazara del Vallo
Cristaldi: “Questo fermo fa crescere tensione nella marineria”
“Il fermo del peschereccio Ingargiola fa crescere la tensione nella marineria siciliana ed in quella di Mazara del Vallo in particolare. La nostra flotta peschereccia, già vessata dalla crisi del settore, si trova a dover affrontare anche situazioni del genere. I nostri marinai hanno sempre dimostrato coraggio e altruismo e non hanno mai fatto mancare il loro preziosissimo apporto nel salvataggio di immigrati per mare, al di là delle condizioni meteo. Adesso le autorità dei Paesi rivierasche hanno fermato un nostro natante. Mi auguro che la vicenda venga chiarita al più presto e la barca possa tornare al lavoro senza alcuna preoccupazione per i marittimi imbarcati e senza particolari ripercussioni sull’attività di pesca. Siamo convinti che le nostre Autorità diplomatiche faranno di tutto perché venga restituita serenità alle famiglie dei pescatori fermati ed a tutta la marineria”.
Lo dichiara il Sindaco di Mazara del Vallo, on.le Nicola Cristaldi, appresa la notizia che il motopesca ‘Bartolomeo Ingargiola’ è stato fermato dalle autorità tunisine questa mattina all’alba.
A bordo del peschereccio vi sono 7 uomini di equipaggio, 4 italiani e 3 tunisini. Le autorità tunisine, dopo aver affiancato il natante alle 06,30 circa, lo stanno conducendo verso il porto di Sousse.
Non si conoscono ancora i motivi del fermo e pare che l’imbarcazione, di proprietà di Ingargiola Pietro, al momento del fermo si trovasse in acque internazionali..
Il Presidente del Distretto al lavoro per la soluzione della vicenda del peschereccio mazarese “Bartolomeo Ingargiola”
Il presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, ha ricevuto questa mattina presso la sede del Distretto, i familiari e l’amministratore del motopesca mazarese “Bartolomeo Ingargiola”, fermato questa mattina alle ore 6,30 da una motovedetta tunisina mentre navigava in acque internazionali e si trovava nella posizione 35.57 nord di latitudine e 011.47 di longitudine.
Tumbiolo ha immediatamente informato la Farnesina, ha parlato lungamente con l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, S.E. Raimondo De Cardona, e con le Autorità Tunisine della città di Sousse, dove il peschereccio sta per essere condotto, al fine di garantire il massimo dell’assistenza all’equipaggio composto da: Diego Genovese (comandante), Pietro Ingargiola (Direttore di macchine), Chebbah Naceur, Ayet Houcine Abderrahman, Mansour Foued, Salvatore de Meo, Laudicina Salvatore.
Il Presidente del Distretto ha anche ricevuto anche un messaggio dal Console di Tunisia a Palermo, Farhat Ben Souissi, il quale ha manifestato il suo sincero rammarico alla marineria mazarese ma al tempo stesso si è dichiarato fiducioso poiché il Ministro dell’Agricoltura Tunisino, Lachalle, ha manifestato l’interesse di partecipare ai lavori di Blue Sea Land dal 9 al 13 ottobre.