E’ morto a seguito dell’ennesimo caso di malasanità Filippo Catanzaro? E’ questo l’interrogativo che continuano a porsi i congiunti, parenti, amici e conoscenti del tappezziere, 47 enne, castelvetranese, che svolgeva la sua attività artigianale nella Via Borsani. L’uomo è deceduto ieri sera in circostanze alquanto strane tra una capatina al Pronto soccorso ed il ritorno alla propria abitazione.
Secondo quanto si dice in città, affermazioni da prendere con le pinze, intorno alle ore 22:00, Filippo Catanzaro si presentava al pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Castelvetrano a causa di un malessere in corso. Pare che l’uomo avesse riferito di un dolore alla spalla e di avere le mani indolenzite. I sanitari di turno – sempre secondo quanto si dice in giro – gli avrebbero fatto un elettrocardiogramma con esiti negativi.
A questo punto le versioni diventano due: c’è chi sostiene che Filippo veniva invitato a prendere un antinfiammatorio e di fare ritorno a casa e c’è chi dice che sia stato lo stesso paziente a voler lasciare il pronto soccorso per recarsi a casa, per prendere un antinfiammatorio. Al di là se: sia stato dimesso o si è volontariamente dimesso, dopo appena 50 minuti l’uomo si aggravava e moriva poco prima del giungere dell’autoambulanza del servizio 118.
Una vicenda ancora poco chiara, per la quale pare che i parenti intendano presentare denuncia alle forze dell’ordine per chiarire se si è trattato di un caso di malasanità o solamente di una disgrazia. Se presenteranno denuncia il giudice disporrà l’autopsia allo scopo di accertare le cause del decesso e le eventuali responsabilità. L’uomo lascia moglie e due figli nello sgomento misto alla rabbia di non capire come il loro caro sia deceduto sotto i loro occhi.
La prematura morte di Filippo Catanzaro, da molti conosciuto come una persona affabile, sempre disponibile ed apprezzato artigiano, in un baleno ha fatto il giro della città.