Sfiorata una nuova tragedia al largo di Biscione
Sfiorata una nuova tragedia al largo di Biscione. Un uomo di 45 anni, di cui si conoscono solo le iniziali G.P., si sarebbe portato nei pressi del relitto del peschereccio “Tre fratelli” con l’intendo di cercare i corpi dei fratelli Pietro e Daniele Di Marco, i due ragazzi di 20 me 23 anni, naufragati la notte tra lunedì e martedì assieme al padre, il cui corpo è stato rinvenuto, e a due amici miracolosamente salvi dopo quasi 8 ore di nuoto. L’uomo, accompagnato in barca da alcuni amici, si è immerso per cercare i corpi de due giovami, ma le forti correnti gli hanno giocato un brutto tiro. Scomparso alla vista dei suoi compagni, questi hanno allertato i soccorsi temendo che gli fosse accaduto qualcosa di brutto. Avviate le ricerche in mare, si era temuto al peggio quando hanno trovato l’attrezzatura da sub ed il pallone. Fortunatamente, alcune ore dopo, ha comunicato che stava bene e che aveva raggiunto a nuoto la costa, visto che le forti correnti marine non gli permettevano di raggiungere l’imbarcazione d’appoggio. E’ finita bene al sub, ma questo episodio deve servire da monito a quanti, seppure esperti o bravissimi, tentano di sostituirsi ai corpi specializzati in tali evenienze. Se il gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco non ha potuto ancora perlustrare i fondali a causa delle condizioni meteo-marine proibitive, un motivo ci sarà pure stato. Se i corpi giacciono in fondo al mare non serve mettere a repentaglio altre vite per recuperarli subito. Il perlustramento dell’area accanto al relitto del “Tre fratelli” sarà fatto solo quando le condizioni del mare lo permetteranno