“Sex in the City”, i carabinieri sgominano organizzazione criminale
I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno sgominato una organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione con interessi marcati nello spaccio delle sostanze stupefacenti ed i furti in nei negozi. Due persone sono state arrestate, altre quattro sono ricercate e nove, ritenute affiliate, sono state raggiunte da informazione di garanzia.
Il continuo via vai di persone da una abitazione presa in affitto da poco tempo ha insospettito i cittadini della frazione ericina di Pizzolungo che si sono insospettiti e infastiditi si sono rivolti ai carabinieri.
La delicata e articolata attività d’indagine, svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Trapani e coordinata dal dr. Andrea Norzi della Procura di Trapani, ha permesso di appurare che all’interno dell’abitazione si svolgeva una assidua attività di prostituzione. Giovani donne costrette a vendere il proprio corpo per consentire facili guadagni all’organizzazione. Gli introiti di questo illecito business venivano poi reinvestiti nella gestione di un night club, attivo fino a pochi mesi fa nel centro storico del Capoluogo.
Raccolti elementi a sufficienza sull’organizzazione è scattato il blitz dei Carabinieri di Trapani supportati dalle unità cinofile del Comando Provinciale di Palermo. Nome in codice dell’operazione “Sex in the city”, vi hanno preso parte più di 40 uomini, che oltre ad eseguire le misure restrittive hanno effettuato tutta una serie di perquisizioni alla ricerca di armi, droga e refurtiva. Le manette sono scattate ai polsi di Marcu Petrut Bogdan e Guran Raluca Elena, rispettivamente di 30 e 29 anni, entrambi cittadini rumeni, considerati a capo dell’organizzazione. Altri quattro cittadini romeni, anche loro raggiunti da un’ordinanza restrittiva, si sono invece resi irreperibili, rientrati da tempo nel proprio paese di origine.
Le attività illegali si svolgevano principalmente all’interno del locale dove le notti erano animate da sesso e droga. I Carabinieri sono quindi riusciti a delineare i contorni di questo sodalizio criminale, risultato ben radicato nel territorio trapanese, che obbligava diverse ragazze di nazionalità romena a prostituirsi, sia in appartamento che all’interno del locale notturno amministrato dagli stessi indagati.urti,
Non solo. Una squadra, appositamente costituita da alcuni degli appartenenti all’associazione, si preoccupava di procurare gli alcolici e gli spuntini serviti la sera nel locale, così come gli abiti succinti delle giovani intrattenitrici mettendo a segno numerosi furti nei supermercati e nei negozi di abbigliamento della provincia.
La banda si muoveva in maniera sistematica, utilizzando, per l’elusione dei sistemi antitaccheggio, borse schermate con vari strati di carta stagnola – sul modello di una rudimentale gabbia di Faraday – dove nascondere la merce prelevata dagli scaffali dei market.