Sequestrati 85 esemplari di tonno pescati illegalmente
Oltre tre tonnellate e mezzo di tonno rosso del Mediterraneo è stato sequestrato nel corso di una operazione congiunta, Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e Carabinieri di Petrosino, in località Biscione. La scorsa notte, allertati da strani movimenti lungo la costa petrosilena, i carabinieri del luogo chiedevano in loro supporto il personale ed i mezzi nautici della Guardia Costiera per bloccare la tratta clandestina del tonno rosso, pescato illegalmente e sbarcato lontano da occhi indiscreti. I militari sono entrati in azione proprio quando i pescatori di frodo sbarcavano la pregiata mercanzia su un camion, cogliendo in fragranza i trasgressori alla vigente normativa europea e nazionale che attribuisce le quote tonno ai pescatori professionisti in misura di un budget annuale, da tempo superato dalla marineria siciliana.
Il pronto intervento dei militari dipendenti dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala diretto dal Comandante Tenente di Vascello Raffaele Giardina unitamente al personale militare dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Petrosino dipendenti dal Comando Compagnia di Marsala diretto dal Capitano Carmine Gebiola, hanno permesso di fermare i pescatori di frodo, sequestrare il pescato ed elevare le contravvenzioni. In particolare sono state elevati verbali amministrativi a carico dei soggetti dediti alla illecita attività pari ad € 5.116,00 per aver presumibilmente pescato, detenuto e trasportato per la commercializzazione il tonno rosso privo dell’apposito modello autorizzativo validato dall’Autorità Marittima quale documento con cui viene ricostruita e garantita la tracciabilità delle diverse fasi della filiera di sfruttamento del prodotto ittico, dalla cattura alla commercializzazione.
L’intero pescato, 85 tonni, pari a circa 3.500,00 chilogrammi, è stato posto sotto sequestro cautelativo. Sarà sottoposto ad un accurata verifica, da parte del competente medico veterinario, al fine di determinarne se può essere consumabile. In tale caso sarà donato a centri che si occupano di mense caritatevoli. In caso non dovesse essere ritenuto idoneo per il consumo umano, verrà destinato alla distruzione come previsto per legge.
