Sequestrata pista di elisoccorso ed emessi tre avvisi di garanzia. Indaga la Procura di Marsala
avvisi
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Mazara del Vallo, unitamente ai colleghi della Stazione Carabinieri di Campobello di Mazara, hanno eseguito tre avvisi di garanzia nei confronti dei due funzionari del Comune di Campobello di Mazara e del rappresentante legale della Ditta esecutrice dei lavori di realizzazione della pista di elisoccorso. I militi dell’arma hanno agito in esecuzione del decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala. L’operazione si è svolta attraverso diverse perquisizioni locali presso gli uffici ed i domicili di un dirigente e di un funzionario del Comune di Campobello di Mazara.
Nei confronti dei tre responsabili, di cui non sono state fornite le generalità, sarebbero emersi possibili profili di illiceità: nelle attestazioni rilasciate dai funzionari comunali e nell’esecuzion e dei lavori per il responsabile della ditta esecutrice dell’opera pubblica.
E’ stata, inoltre, posta sotto sequestro la superficie eliportuale di Campobello, di recentissima realizzazione, ubicata in via Palermo. La materiale realizzazione dell’ elisoccorso è stata cofinanziata dall’Unione Europea con lo stanziamento di fondi per un valore di 400.000 mila euro da destinare alla realizzazione dei lavori. I lavori in questione sono praticamente giunti al termine, anche se l’elisuperficie non è ancora operativa per la mancanza degli ultimi provvedimenti autorizzativi, tra cui quello dell’E.N.A.C. (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, organo preposto alla regolamentazione tecnica, alla certificazione e vigilanza nel settore dell’aviazione civile).
L’odierna attività d’indagine scaturisce da uno scrupoloso sviluppo informativo afferente presunte irregolarità riguardanti varie carenze nella realizzazione dell’opera, nonché nella fornitura dell’impianto elettrico volto a garantire idonea illuminazione alla superficie eliportuale per il decollo e l’atterraggio dei velivoli impegnati in operazioni di soccorso pubblico negli orari notturni.
Gli oculati approfondimenti investigativi e la certosina esaltazione delle prove documentali, acquisite nel tempo dai Carabinieri, hanno messo in evidenza presunti illeciti commessi dai Direttori dei Lavori in concorso con la rappresentante legale della ditta aggiudicataria. In tal senso, sarebbero infatti emersi possibili profili di illiceità nelle attestazioni rilasciate dai funzionari comunali.
A conclusione dell’attività sono quindi stati notificati i tre avvisi di garanzia nei confronti dei due funzionari del Comune e del rappresentante legale della Ditta esecutrice dei lavori. L’attività svolta rientra in un più ampio progetto di contrasto dei delitti contro la pubblica amministrazione che il Comando Provinciale Carabinieri di Trapani sta attuando già da qualche tempo