Sentenza annullata, il senatore D’Alì sarà processato

Nel 2016 i giudici della Corte d’Appello di Palermo avevano confermato la sentenza di primo grado, assolvendo il parlamentare forzista, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per i fatti contestati successivi al 1994. Prescritti, invece, quelli precedenti. Il procuratore generale Domenico Gozzo aveva chiesto la condanna a sette anni e quattro mesi di reclusione.

Oggi, la Suprema Corte si è pronunciata annullando la sentenza di secondo grado rinviando ad altra sezione d’appello il procedimento a carico del Senatore Antonio D’Alì. Questa mattina, i legali del parlamentare, Stefano Pellegrino e Biagio Bosco, avevano terminato la loro arringa verso mezzogiorno e mezzo attendendo alle 18 il pronunciamento della quinta sezione presieduta dalla dott.ssa Maria Vessicchelli che aveva dato indicazione in tal senso. Ma la decisione si sarebbe protratta sino a sera, anche per l’alto numero di udienze trattate dalla sezione giurisdizionale.

Alla fine, il dispositivo, assai stringato come da prassi, che rinviava in Corte d’Appello; i legali del Senatore, restati a Roma in serata, domattina ritireranno il dispositivo visto che come da abitudine a tarda ora non é concesso agli avvocati di restare nel Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour, sono stati avvisati dai cancellieri.

Le motivazioni saranno pubblicate nelle prossime settimane e saranno determinanti per capire il perché della decisione dei magistrati romani. Adesso, il Senatore D’Alì, che ha atteso l’esito a Trapani raggiungendo la capitale solo in serata, dovrà affrontare un nuovo processo di secondo grado.

 

Fonte telesud

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