Salvi gli aeroporti siciliani, tutti gli scali dell’Isola sono stati inseriti nel Piano Nazionale

Sono 37 gli aeroporti italiani che continueranno ad essere finanziati dallo Strato, gli altri sono destinati ad autofinanziarsi o chiuderanno

aeroporto-birgiTrapani e Palermo aeroporti strategici, Trapani/Birgi, Pantelleria, Lampedusa e Comiso sono scali nazionali.  È quanto prevede il Piano nazionale degli aeroporti, adottato dal Consiglio dei ministri in base all’informativa presentata dal titolare dei Trasporti Maurizio Lupi. Undici aeroporti strategici e 26 scali di interesse nazionale in Italia Un piano che rappresenta una “dieta” rispetto ai piani Matteoli e Passera.

Per individuare gli scali strategici, il territorio nazionale è stato ripartito in 10 bacini di traffico e per ciascuno è stato identificato un aeroporto strategico, con l’eccezione del Centro-Nord, dove ce ne sono due. Nella Sicilia Orientale è Catania di interesse strategico, mentre lo scalo Pio La Torre di Comiso è di interesse nazionale. Nella Sicilia Occidentale è Palermo di interesse strategico, mentre Trapani, Pantelleria e Lampedusa sono d’interesse nazionale. 

Secondo il nuovo piano gli aeroporti strategici sono scesi a 11, ma a questi bisogna aggiungere i 26 aeroporti di interesse nazionale, che continueranno a restare di proprietà dello Stato. In tutto fanno 37 aeroporti considerati a vario titolo di interesse strategico e nazionale e che quindi continueranno a ricevere finanziamenti dallo Stato.

Nei documenti fino ad ora pubblicati dal governo su questo tema non è ancora chiaro cosa ne sarà dell’altra decina circa di aeroporti che rimangono fuori. Probabilmente l’obiettivo del ministro è cederne il controllo alle Regioni che potranno quindi decidere se mantenerli aperti oppure chiuderli o cederli a privati.

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