Salta la riunione della Commissione Lavoro all’Ars. Il Governo regionale era essente per la stabilizzazione dei precari

Alla Commissione Lavoro erano assenti gli assessori alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Patrizia Valenti, e quello al Lavoro, Giuseppe Bruno.

ars-aula-vuota-assenteismo-palermo-sicilia-marsala-cronaca-trapani-marsalanews-news-www.marsalanews.itManca il Governo e la seduta della Commissione Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana si risolve con un nulla di fatto. All’ordine del giorno c’erano i due disegni di legge che riguardano la definitiva stabilizzazione dei circa 24 mila precari, i quali da oltre 25 anni lavorano nella pubblica amministrazione. L’attività della Commissione è già entrata nel merito dei due ddl, tanto che sono stati anche presentanti alcuni emendamenti.

“Dispiace constatare che gli assessori alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Patrizia Valenti, e quello al Lavoro, Giuseppe Bruno, non erano presenti, non vorrei pensare che intendono sfuggire al confronto – afferma il vice presidente vicario dell’Ars, Antonio Venturino, che è primo firmatario dei due disegni di legge -. Le mie proposte hanno avuto il benestare di eminenti avvocati giuslavoristi e giudici del lavoro. Ritengo che la presenza del Governo sia indispensabile anche alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente Crocetta, il quale in aula ha invitato le forze politiche a dialogare con il Governo per mettere in moto il sistema delle riforme”.

Nelle proposte di legge, a firma Venturino, è previsto anche un albo per i precari e nel caso in cui i posti previsti in organico siano già completi, la creazione di un ruolo soprannumerario che permetta loro di proseguire il lavoro con gli enti, con la trasformazione del contratto a tempo indeterminato, valorizzando l’esperienza professionale acquisita. Si tratta di proposte che affrontano la questione per offrire “una soluzione definitiva” al bacino dei precari della pubblica amministrazione e quelli utilizzati in Attività socialmente utili, i cui contratti scadranno nel dicembre 2014 e 2016, senza alcuna ulteriore possibilità di proroga.

fonte:

www.siciliainformazione.it

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