Salgono a sedici i, “papabili”, candidati a Sindaco di Marsala
Sempre più confuso ed incerto appare il quadro politico di Marsala a pochi mesi dal voto per il rinnovo delle cariche di Sindaco e di Consigliere Comunale. Sarebbero 16, se non di più, i papabili candidati a sindaco di Marsala, alcuni hanno dato la propria disponibilità, altri sono stati individuati dalle forze politiche, qualcuno viene “solleticato” dall’iniziativa popolare ed un uno è vincitore delle primarie.
Vediamo da vicino chi sono questi “papabili”: Alberto Di Girolamo (cardiologo, primario in pensione della cardiologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, vincitore delle primarie del PD), la sua candidatura è in quota al PD + PSI ed altre liste civiche; Antonio Angileri (farmacista), in quota al 5 Stelle, il meetup molto vicino all’Avv. Giuseppe Gandolfo; Vincenzo Forti (avvocato, ex militante di 5 Stelle) in quota ad una lista civica “S.O.S. Marsala”); Vincenzo Sturiano (Presidente in carica del Consiglio Comunale di Marsala, molto vicino a Paolo Ruggirello da quando lasciò il PD) in quota alla lista regionale articolo 4; Paolo Ruggieri (avvocato, ex forza italia, già consigliere provinciale) in quota alla lista civica “ProgettiAmo Marsala”; Giovanni Sinacori (Dirigente regionale, da sempre militante dell’area di centrodestra) in quota all’UDC; Diego Maggio (Dirigente Legale presso l’ex Provincia, già candidato e sfiorò l’elezione al Senato) in quota a Insieme per Marsala; Enzo Domingo (professore di educazione fisica in pensione con trascorsi di calciatore e allenatore) in quota a Forza Italia; Salvatore Lombardo (notaio, già sindaco di Marsala dal 1993 al 2001), in quota a liste civiche; Salvatore Ombra (imprenditore, aveva cercato di raggiungere la poltrona di sindaco alle scorse amministrative) in quota a Forza Italia; Giacomo Dugo (Docente Universitario di Chimica degli Alimenti) in quota ad alcune liste vicine a Giulia Adamo; Massimo Bellina (imprenditore e direttore ufficio estero di una nota azienda vinicola, in passato è stato anche assessore nella giunta di Lombardo) in quota ad alcune liste vicine ad Eleonora Lo Curto; Stefano Pellegrino (avvocato, principe del foro del Foro di Marsala) in quota a Forza Italia; Patrizio Sala (ex agente della polizia penitenziaria, musicista di una band locale) in quota ad una lista civica; Pino Ferrantelli (democristiano verace, ex dipendente della Serit, già vice sindaco di Marsala) in quota alla DC; Massimo Grillo (figlio d’arte delle politica marsalese, già deputato regionale e nazionale) in quota al movimento Futuro per Marsala.
Che dire… c’è ne di tutti i tipi e per tutti i gusti! Scherzi a parte, non stiamo dando i numeri. I sedici nominativi sopra riportati non sono frutto della nostra fantasia. Una parte consistente di essi, è decisa ad andare fino in fondo, tant’è che vi lavorano da mesi; questo è il caso di Alberto Di Girolano, Vincenzo Sturiano, Antonio Angileri, Vincenzo Forte, Vincenzo Domingo, Patrizio Sala, Pino Ferrantelli. Altri candidati osservano dall’alto e muovono di tanto in tanto qualche “pedina” sullo scacchiere politico, stando ben attenti a non pronunciarsi, come: Paolo Ruggieri, Giovanni Sinacori e Massimo Grillo. Poi è la volta dei big, ovvero di quei personaggi carismatici che tutti vorrebbero in campo, ma non si pronunciano fino a quando non hanno una chiara visione sulle alleanze politiche e dello scenario in cui si dovranno muovere; come: Salvatore Lombardo, Massimo Ombra, Stefano Pellegrino e Massimo Bellina. Infine vi sono i “sempre” candidati, i loro nomi spuntano in ogni elezione a sindaco, ma non segue mai una reale candidatura, ed è il caso di Diego Maggio e Giacomo Dugo.
Ci dispiacerebbe se qualcuno possa essersi sentito tirato in ballo o inquadrato in una categoria sbagliata. Saremo pronti e ben lieti di apportare le dovute modifiche al nostro tabellone. Tre o sette, dieci, sedici o più, non conta l’importante è che fra essi vi sia realmente un grande stratega, un personaggio fuori dall’ordinario, un grande uomo che possa far uscire Marsala dal sonno in cui è caduta. Ma soprattutto che la città possa individuarlo e la popolazione votarlo a sindaco.