Salgono a 4 le rapine, a Marsala è allarme per la sicurezza
Ancora rapine, la quarta in meno di una settima a Marsala, messa a segno ai danni di attività commerciali, ed’è allarme per l’ordine e la sicurezza in Città. L’ultima rapina, potrebbero essersene verificate anche altre, risalirebbe alle ore 19 circa di martedì 24 novembre scorso, ma ne abbiamo avuto notizie solo ora, visto che episodi del genere generano paura e allarmismi nella popolazione.
Ebbene, i rapinatori sarebbero ritornati in azione ancora una volta contro un supermercato, e precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, quello con l’ampio parcheggio sulla statale 115, dinnanzi la Pizzeria Siciliana. La dinamica non è data sapere e la testata http://www.osservatoreitalia.it scrive che stanno indagando i Carabinieri e che non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina. Le forze dell’ordine non ci tengono più di tanto ad informarci sugli episodi delittuosi che si verificano. E pare che non siano poi pochi, soprattutto i furti negli appartamenti. Come spesso accade è il passaparola a diffonderli e non lunghi ed interminabili comunicati stampa per come accade quando viene arrestato qualcuno, del resto sono notizie, per come dire “negative”, per chi è chiamato sul territorio a far si che non abbiano a verificarsi.
Ed è la quarta rapina, piaccia o non piaccia, compiuta nell’arco di poco tempo, meno di una settimana, nel territorio marsalese. Evidentemente c’è qualcosa che non va e, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, periodo dell’anno in cui generalmente aumentano gli episodi criminali, occorre trovare le giuste contromisura. L’inasprirsi della crisi economica che ha falcidiato migliaia di posti di lavoro e fatto crescere, allo stesso tempo, le comunità nodafricana e quella rumena rendono Marsala una pericolosa “polveriera”, prossima a scoppiare. L’ideale sarebbe quello di poter aumentare la presenza degli uomini dello Stato nel territorio: più mezzi ed uomini a tutte le ore del giorno e della notte.
Ripercorrendo l’ultima settimana, la prima delle quattro rapine, fu messa a segno giovedì scorso, quando due malviventi ben vestiti e a viso scoperto, fingendosi clienti, hanno ingannato, malmenato e rapinato lo storico gioielliere Saverio D’Angelo, incuranti dal fatto che le vetrina della gioielleria erano rivolte verso l’affollata via XI Maggio; poco meno di 24 ore dopo un altro commando ha assaltato la tabaccheria di via Collocasio, dinnanzi l’ingresso del vecchio Pronto Soccorso del San Biagio; la sera successiva è stata la volta del Supermercato Sisa di contrada Strasatti; in fine il Megamarket Conad di Terrenove Bambina. Qualche settimana prima anche il Tuodì di Sappusi, ex Sisa il Gabbiano, subbi una rapina e qualche mese prima anche la Sisa di piazza Marconi, alias porticella, fu visitata da un rapinatore che non esitò a picchiare il preposto che, a suo avviso, lo avrebbe intralciato. Quindi non più, 4, ma 5, 6 e forse anche più, tutte commesse a Marsala, inducono i commercianti, ma anche gli avventori, ad avere paura, soprattutto negli orari vicini all’orario di chiusura, quando le casse dovrebbe essere piene dell’incasso giornaliero.
E’ da tempo che la Città, i suoi cittadini ed i pubblici amministratori chiedono il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine. La storia di Marsala è costellata da appelli mai ascoltati, al ministero dell’Interno affinché venissero potenziati gli organici della Polizia, ridotti a lumicino e delle altre forze preposte al controllo del territorio, proprio allo scopo di approntare tutta una serie di misure di prevenzione, controllo e repressione dei reati “predatori” (rapine, furti, scippi). Quelli che, insomma, destano maggiore allarme tra la popolazione. “Per quanto riguarda le nostre forze, e cioè la polizia municipale – dice il sindaco Alberto Di Girolamo – l’input di una circolare è quello di cercare di avere più vigili sul territorio e lungo le strade, ma l’organico è carente.
Per quel che riguarda, poi, l’ordine pubblico, dipende dal Prefetto organizzare gli incontri con le altre forze dell’ordine. Io spero di poterlo incontrare il più presto possibile – dice il sindaco di Marsala – per parlargli di quello che è accaduto e di quello che si può fare per fronteggiare furti, rapine, aggressioni, etc.” Il lavoro svolto dai Vigili Urbani è discreto, ma il problema è la carenza di personale che influisce sulla sicurezza dei cittadini. Purtroppo l’organico è scoperto, a fronte di 96 unità in forza vi sono solo 40 vigili di ruolo, più di 20 contrattisti part-time per un territorio molto vasto che si estende oltre il centro urbano su 108 agglomerati extra urbani abitati. Gli agenti della polizia municipale di Marsala hanno un’età media che si aggira intorno ai 60 anni.
Non dimentichiamoci – evidenzia la nostra redazione – che Marsala potrebbe essere, anche, un obiettivo a rischio, vista la sua posizione strategica nel Mediterraneo, la presenza della base aerea della Nato presso Birgi e la grande ospitalità che dà agli immigrati con innumerevoli centri di accoglienza. Temi sui quali, negli anni scorsi, si sono tenuti diversi vertici in Municipio con i rappresentanti delle forze dell’ordine ed i Prefetti del tempo. Di risultati concreti, purtroppo, neanche l’ombra. Lo Stato, da tempo, non provvede con celerità a rimpinguare gli organici decimati dal personale andato in quiescenza. La sicurezza e l’ordine pubblico sono una cosa seria, ed anche i sindacati chiedono per Marsala certezze.
Non a caso “Sicurezza e legalità” sono i temi che la Cgil di Marsala e il Silp Cgil hanno chiesto di affrontare, con un incontro, al sindaco Alberto Di Girolamo. La richiesta è scaturita a seguito dei recenti episodi di rapina avvenuti nelle attività commerciali di Marsala. “E’ indispensabile – hanno detto il segretario della Camera del Lavoro di Marsala, Piero Genco e il segretario del Silp di Trapani, Gianfranco Reina – attivarsi per garantire ai cittadini e ai commercianti marsalesi sicurezza e legalità. Al sindaco chiederemo, tra le altre cose, di attivare in città le telecamere per la videosorveglianza e di farsi da tramite con le forze dell’ordine affinché siano rafforzati i controlli”.