Sacconi e Damiano a Trapani per discutere sulla riforma del lavoro con i consulenti

Al centro dell'attenzione il lavoro, attraverso il “decreto poletti” o “ job act” ed i piani della Regione “Garanzia giovani” e “Piano giovani Sicilia"

LEO-GIACALONE-dottori-commercialisti-ordine-incontro-trapani-marsa.news-marsalanews-www.marsalanews.itSi sposta a Trapani l’infuocato dibattito sulla riforma del lavoro all’esame del parlamento. L’ordine dei consulenti del lavoro della Provincia di Trapani ha organizzato un importante convegno di due giorni presso l’hotel Baia dei Mulini di Erice mare. Il 26 e 27 settembre si confronteranno sul delicato tema i vertici nazionali della categoria professionale – guidati dalla presidente Marina Calderone – con gli ex ministri ed attuali capi gruppo di Camera e Senato delle commissioni lavoro on. Cesare Damiano e sen. Maurizio Sacconi.

Con il segretario generale del Ministero del lavoro – dott. Paolo Pennesi – ed il direttore generale delle attivita’ ispettive – dott. Danilo Papa, saranno analizzati gli aspetti applicativi del “decreto poletti” o “ job act” che ha gia’ modificato i contratti a termine e l’apprendistato. Con l’assessore regionale al lavoro – avv. Giuseppe Bruno – si discutera’ di “Garanzia giovani” e “Piano giovani Sicilia, che tante polemiche e ritardi sta creando nella nostra regione.

“Si tratta di un convegno di aggiornamento professionale – dichiara il presidente dell’ordine provinciale Leonardo Giacalone – che non vuole assumere alcuna connotazione politica. I consulenti del lavoro sono al fianco delle istituizioni, metteno a loro disposizione l’ esperienza e la professionalita’ acquisita sul campo, affinche’ le riforme modernizzino il nostro paese e lo rendano capace di intercettare l’indispensabile ripresa. Ribadiamo che una nuova legge sul mercato del lavoro – anche se necessaria – non puo’ da sola rilanciare l’occupazione nel nostro paese – serve un piano straordinario di investimenti che crei domanda di lavoro e condizioni per la piena occupabilita’ – la riforma, pero’ va fatta, abbandonando ogni residuo ideologico e concentrandosi sulle priorita’ da inserire nel “job act”.

Da Trapani, da una delle province che sembra assistere con rassegnazione alla emigrazione delle migliori intelligenze, parte un invito a concentrarsi sulle reali esigenze di imprese e lavoratori e ad abbandonare ogni posizione preconcetta. Semplificazione dei contratti, soprattutto dell’apprendistato, legame reale tra formazione e fabbisogno delle aziende, riqualificazione dei disoccupati per facilitarne il reinserimento, riorganizzazione dei servizi per l’impiego creando sinergie tra pubblico e privato, graduale riduzione del cuneo fiscale, queste sono le priorità. Dopo si puo’ pensare all’art. 18 ed alla riforma dei licenziamenti ed in tal senso il contratto a tutele crescenti puo’ essere una buona base di partenza.

Per quanto riguarda il Piano giovani sicilia e la garanzia giovani – inoltre – ribadisco quanto gia’ affermato nelle sedi istituzionali deputate e cioe’ che la regione deve destinare la maggior parte delle risorse per incentivare reali posti di lavoro piuttosto che tirocini fine a se stessi che – cosi’ come congegnati – appaiono l’ennesimo spreco di denaro pubblico oltre che una misura dal sapore politico/asstenziale”.

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