Ryanair riapre le vendite dei biglietti per i voli da e per Trapani. Forse!

ryanair-riapre-le-vendite-dei-biglietti-per-i-voli-da-e-per-trapani-forse“Ryanair riapre le vendite per i voli da e per Trapani per la stagione estiva”. E’ quanto riportato, in un banner quasi invisibile, sul sito dell’Airgest, il sito ufficiale dell’azienda che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani/Birgi.  La compagnia irlandese aveva sospeso le prenotazioni dal 26 marzo, giorno in cui scade il contratto di Co-Marketing, alias il “contentino” preteso, non si sa bene perchè, da Ryanair per mantenere le sue aeromobili sullo scalo trapanese.  Un accordo da 2.714.500 euro l’anno che vanno alla società “Airport Marketing Serive Limited” che gestisce il marketing di Ryanair; senza alcuna garanzia per chi eroga, in quanto il territorio è suddito ai manager della compagnia aerea irlandese. L’Aeroporto deve sottostare alle scelte che ritengono più opportune i vertici di Ryanair per i loro interessi; e non certamente per quelli del territorio. In una terra, dove tutto viene elemosinato, il popolo con rassegnazione accetta di tutto ed ecco che anche l’imposizione, molto onerosa, viene invocata a gran voce; anche perché Ryanair senza la parola magica “Co-Marketing”, non fa volare i propri aerei.

Sono bastati pochi giorni di assenza dell’Aeroporto di Trapani Birgi dal tabellone delle prenotazioni primaverili-estive per mandare in fibrillazione pubblici amministratori, deputati, ma soprattutto quanti in quest’ultimo ventennio anno investito sul turismo facendo leva al ruolo strategico di Ryananir. Forse, l’emergenza è rientrata. Seppure è possibile trovare il volo da e per lo scalo trapanese dopo il fatidico 26 marzo, il centro elaborazioni dati della compagnia aerea irlandese non permette ancora di effettuare la prenotazione e di pagare la transizione. Praticamente, fino ad oggi, il blackout continua, anche se l’Airgest sembra essere fiduciosa. Si vocifera che, nel giro di qualche giorno, la situazione dovrebbe tornare alla normalità, consentendo a tutti gli utenti di effettuare le operazioni di acquisto on line sia per i collegamenti nazionali sia per quelli internazionali previsti sullo scalo trapanese. Prima della “chiusura dei rubinetti” avevano fatto ben sperare alcune dichiarazioni dei vertici di Ryanair, secondo sarebbero  intenzionati ad investire sulla Sicilia perché considera l’Isola una delle nuove mete del turismo internazionale. Ovviamente è sotto inteso che il tutto viene condizionato dall’entità economica del Piano di Co-Marketing.

Al riguardo la testata on line “Prima di noi” scrive: “Natale Salvo, blogger di Trapani ha fatto due conti e si è accorto che con banner medio piccoli e link testuali 2.225.000 euro + iva, investiti dai Comuni della sua provincia non è facile ottenere ampia e duratura visibilità, e quindi garantirsi “flussi turistici”, sui siti Ryanair. Già perché per investimenti così consistenti da parte di enti pubblici è necessario avere prove della redditività della operazione per non incorrere in un possibile danno erariale… Oltre al fatto che ogni ente pubblico non potrebbe in teoria affidare direttamente e senza gara un servizio del genere. Ma la questione è finita anche in Parlamento a seguito dell’interrogazione di una senatrice grillina, Barbara Lezzi, che partendo proprio dal caso abruzzese si domanda se questi aiutini al vettore irlandese non droghino il mercato e non siano da considerarsi a tutti gli effetti aiuti di stato. E la senatrice si è spinta fino alla richiesta al Governo di intervenire presso la Regione Puglia per la revoca della delibera di Giunta che approvava l’Accordo di Co-Marketing contestando l’esborso di «ingenti risorse pubbliche, … destinate alla società AMS, formalmente per incentivare il turismo pugliese, più realisticamente per supportare i voli della Ryanair». Il caso è approdato anche a Bruxelles e lo ha sollevato l’attuale leader della Lega Matteo Salvini che un anno fa si era rivolto alla Commissione Europea. Anche qui la contestazione era la stessa: «Attraverso l’escamotage della «Campagna di comunicazione», la Regione Puglia eroga finanziamenti pubblici alla compagnia aerea per la sua attività di vettore nel settore del trasporto aereo, tramite la società di comunicazione di proprietà del vettore». Per gli interroganti, siamo davanti ad «una evidente forma di distorsione del mercato». Il privato ci guadagna sicuramente. Il punto è cosa con precisione guadagna il pubblico? Come tale guadagno viene calcolato?” Questo il link diretto: http://www.primadanoi.it/news/cronaca/561343/-Co-Marketing—la.html

Ma questa è un’altra storia che approfondiremo molto presto.

 

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