Rapina al Tuodì di Marsala, arrestato il presunto colpevole

arresto - rapina - tuodì - marsala - barretta guglielmoNelle prime ore della mattina del 15 dicembre scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marsala, dopo una breve ma articolata attività di indagine, hanno arrestato un pregiudicato marsalese, Gugliemo Barretta, di 43 anni, sorvegliato speciale di P.S., in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Marsala – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari per il reato rapina aggravata.

arresto - rapina - tuodì - marsalaNel dettaglio, infatti, il 10 ottobre scorso, i militari dell’Arma sono intervenuti per una rapina al supermercato Tuodì di via Messina e Orlando: pochi minuti prima della chiusura, un malvivente – con il volto coperto da casco e passamontagna ed armato di pistola – è entrato nel supermarket e, con in mano l’arma, si è diretto alle casse. “Datemi tutti i soldi”, ha detto alle cassiere, puntando la pistola contro i presenti. Inutile dire che sono stati momenti di spavento. C’erano anche alcuni clienti in coda per pagare la propria spesa. Il tutto si è svolto in pochi minuti. Una volta raccolti tutti i soldi in un sacchetto, il malvivente si è dileguato ed i presenti hanno chiamato il 112. Appena ricevuta la segnalazione, i Carabinieri sono immediatamente giunti sul posto ed hanno effettuato i rilievi tecnici del caso ed esaminato le immagini del sistema di videosorveglianza per ricostruire con esattezza la dinamica dell’evento delittuoso, grazie anche alla testimonianza dei presenti. Partendo da tali presupposti, già nella stessa serata, l’attenzione dei militari dell’Arma si è rivolta a Guglielmo Barretta, pregiudicato noto per simili fattispecie delittuose, in virtù soprattutto di due elementi: alcuni testimoni, infatti, avevano notato il malvivente fuggire a bordo di uno Scarabeo celeste – ciclomotore simile per modello e colore a quello posseduto da Barretta – e le movenze e la corporatura del rapinatore corrispondevano esattamente a quelle del pregiudicato.

Nel corso della successiva attività investigativa, allora, gli operanti si sono recati presso la sua abitazione per effettuare una perquisizione: sebbene l’attività si è conclusa con esito negativo, sotto il condominio è stato notato il ciclomotore con il motore ancora caldo e, nel corso del controllo, Barretta si è dimostrato alquanto nervoso ed agitato. Questi ulteriori indizi emersi, hanno spinto i militari dell’Arma ad insistere su tale ipotesi investigativa. Sono state, quindi, acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza di esercizi commerciali e privati presenti sui possibili itinerari di fuga seguiti dal malvivente, riuscendo a ricostruire nel dettaglio tutti i suoi movimenti e, soprattutto, ad avere conferma che avesse utilizzato lo Scarabeo celeste indicato dai testimoni. Il riscontro finale di questa ipotesi investigava, infine, è giunto il successivo 14 ottobre, quando una gazzella dei Carabinieri, che avevano ormai stretto il cerchio intorno a Barretta, lo ha notato nei pressi di corso Gramsci, proprio a bordo dello scooter celeste. Alla vista della macchina con i colori d’istituto, il malvivente ha provato a scappare, rifugiandosi all’interno delle case popolari di Sappusi. I Carabinieri, però, si sono posti subito al suo inseguimento, riuscendo a fermarlo dopo poche centinaia di metri: il controllo effettuato nell’immediatezza, oltre a confermare il fatto che il ciclomotore fosse nella sua disponibilità, consentiva anche di appurare che Barretta era senza patente motivo per cui veniva denunciato in stato di libertà e che il mezzo – intestato alla madre – risultava privo di copertura assicurativa e, pertanto, veniva sottoposto a sequestro. Tali risultanze, quindi,  hanno permesso agli investigatori di trarre degli elementi indiziari concordanti ed inconfutabili a carico di Barretta e di ottenere, grazie al quadro probatorio fornito, il provvedimento restrittivo emesso dall’A.G. lilybetana su richiesta della Procura della Repubblica, in virtù del quale ieri è stato tratto in arresto.

Il malvivente, espletate le formalità di rito, così come disposto nell’ordinanza di applicazione della misura cautelare in argomento, è stato tradotto presso la casa circondariale di Trapani, ove è ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Marsala.

Questo arresto, unito ai servizi di prevenzione e controllo del territorio svolti nei giorni scorsi e che saranno ulteriormente incrementati in vista delle prossime festività, vuole essere una decisa e pronta risposta dell’Arma dei Carabinieri ai recenti episodi delittuosi verificatisi nel territorio marsalese, con lo scopo di garantire ai cittadini una cornice di sicurezza sempre maggiore.

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