Quote tonno “sottratte” alla Tonnara di Favignana, il sen. Santangelo si è fatto promotore di un vertice a Roma

Continua ad essere al centro della politica il caso dell’azienda trapanese Nino Castiglione S.r.l, che dopo aver investito nella riapertura della Tonnara di Favignana, alla quale sarebbe stato garantita una adeguata quota tonno per ammortizzare i non indifferenti costi, ha prima annunciato la chiusura e poi ha comunicato la cessione di quasi tutti i diritti di pesca ad altra azienda. Il sottosegretario Maurizio Santangelo, insieme al Senatore Francesco Mollame, ha incontrato il Sottosegretario Franco Manzato del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al quale è stato ribadito fortemente il concetto della insufficienza della quota di 14 tonnellate riconosciuta alla Tonnara di Favignana.

Dal confronto è emersa la necessità di programmare già nei primi giorni del mese di Luglio, un tavolo tecnico con tutti gli operatori della pesca del tonno rosso per rivedere nel rispetto della sostenibilità economica del comparto, una maggiore equa ripartizione delle quote stesse, nel rispetto del regolamento europeo. Le direttive europee prevedono che gli Stati membri debbano utilizzare criteri trasparenti e oggettivi anche di tipo ambientale, sociale ed economico per ripartire equamente i contingenti nazionali tra i vari segmenti di flotta tenendo conto della pesca tradizionale e artigianale.

Il senatore Santangelo ha ribadito: “Chi potrebbe dire che le tonnare fisse in generale non rappresentano la tradizione della pesca del tonno rosso. La storia in tal senso non può esser smentita, e la tonnara di Favignana fa parte di questa storia. A questo punto bisogna ristabilire anche una equità economica tra tutte le tonnare autorizzate”.

I portavoce del M5S accolgono con soddisfazione la calendarizzazione del tavolo tecnico ai primi di Luglio, ma con un pizzico di rammarico rimangono sorpresi nell’apprendere da qualche ora, la notizia diramata dall’azienda Nino Castiglione S.r.l. di aver venduto gran parte della quota tonno oggetto di contestazione, poco più di 12 tonnellate delle 14 assegnate. L’accordo sottoscritto con ‘Euromar’ di Aci Castello (Catania) il 6 giugno, dovrà però ottenere il via libera definitivo dal ministero delle Politiche agricole.

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