Quindici Comuni del trapanese insieme per un Bando del Ministero dei Beni Culturali
Quindici Comuni del nascente Libero Consorzio dei Comuni di Trapani insieme per sostenere iniziative culturali di ampio respiro. Il progetto, di cui è capofila il Comune di Erice, è stato presentato da una coalizione di Comuni di cui fanno parte: Alcamo, Buseto Palazzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo,Custonaci, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice e Vita.
Gli Enti Pubblici della parte occidentale della provincia di Trapani, quelli che vantano maggior appeal turistico, si sono uniti per presentare una proposta concreta per lo sviluppo di attività turistiche culturali sul territorio. L’occasione è stata data dalla scadenza di un apposito bando del Ministero dei Beni Culturali. Oltre ai 15 comuni del trapanese, sono altresì presenti partner pubblici e privati: Confindustria, il Libero Consorzio dei Comuni della provincia di Trapani, la Fondazione Erice Arte, la Fondazione degli Architetti del Mediterraneo di Trapani “Francesco La Grassa”, il Luglio Musicale Trapanese, il Gruppo di azione costiera “Torri e Tonnare del litorale trapanese” e l’associazione Pro Loco UNPLI.
Partner importanti del progetto sono il Distretto Turistico e il Gal Elimos che hanno supportato l’iniziativa sia dal punto di vista tecnico sia da quello amministrativo. In tale strategia si innesta una specifica azione diretta ad analizzare la fattibilità, e dove possibile, ad avviare il percorso per ottenere che una o più candidature del territorio e dei sui principali attrattori culturali ed ambientali possano essere inseriti nel patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco.
L’intervento proposto intende realizzare un sistema integrato che operi per la valorizzazione dei beni culturali come fonte di sviluppo per l’economia del territorio. Si punta a realizzare una governance unica e condivisa del sistema dei beni culturali secondo una logica di Distretto per la creazione di un’offerta culturale e turistico-culturale omogenea e complementare e di forte appeal che – allo stesso tempo – possa garantire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico ed ambientale. Una sorta di “brand” per supportare le azioni di diversificazione e destagionalizzazione dei flussi turistici.