Pure il notaio Lombardo, alla fine, ha detto no alla sua candidatura a sindaco

salvatore lombardo-conferenza stampaNon ha più ostacoli, quanto meno di una certa entità, la candidatura a sindaco del Dottore Alberto Di Girolamo, segretario comunale del PD a Marsala. Sciolte le riserve il notaio Salvatore Lombardo che fino alle ore 12 di eri aveva fatto sperare buona parte dei cittadini marsalesi in un suo ritorno in politica esce di scena da questa stagione politica uno dei candidati più voluti e sostenuti dalla popolazione.

Lombardo, coerente con quanto aveva detto mesi orsono, ha ribadito di non essere più in politica dall’indomani del 61 a 0 che lo ha visto a non conquistare un posto in Parlamento per una plebiscito popolare, certamente non dovuto alla sua persona. Tant’è che da quelle elezioni, del 2001, non vi è stata campagna elettorale il cui nome veniva proposto per la candidatura; lui ha sempre rifiutato. Ieri, con toni pacati e senza offendere alcuno, con la grande signorilità che lo ha sempre contraddistinto ha spiegato ai rappresentanti dell’informazione, le motivazioni che lo hanno indotto a non accettare la candidatura malgrado negli ultimi giorni sia stato tempestato da grandi attestazioni di stima e incitazioni a ritornare ad essere il Sindaco di Marsala.

Da operatori dell’informazione si è compreso che Marsala ha registrato l’ennesimo fallimento di una politica di reale di cambiamento, di una nuova primavera per Marsala non perché Lombardo abbia declinato sull’invito a candidarsi, ma per l’assoluta assenza in una città con 85 mila abitanti di aspiranti candidati. Il tessuto sociale, economico e produttivo, la gente sana – per intenderci – non ha capito, o peggio non ha voluto esprimere un soggetto valido, capace e determinato a guidare Marsala verso il suo rilancio, affinchè non sia più vassalla a nessuno, come ha detto Lombardo. Prima dell’America’s Cup di Trapani non vi era evento, manifestazione, spettacolo, e interesse di qualsiasi natura che non toccasse, quasi in maniera esclusiva, Marsala. La città assurgeva al ruolo di capoluogo non della provincia, ma dell’intera Sicilia Occidentale. Questa era terra che esprimeva 7 deputati, tra Senato, Camera e Assemblea Regionale Siciliana e l’economia avanzava in maniera esponenziale.

Messi da parte  i ricordi nostalgici di un fasto passato, Lombardo ha detto che non è candidato e non lo sarà in nessuna altra competizione elettorale, tanto meno è stata mia sua intenzione mettere candidati civetta, o marionette da manovrare, al proprio posto; fugando ogni dubbio che possa essere stato sollevato negli ultimi giorni da certa stampa che ha invaso la sua sfera affettiva ed emotiva diffondendo inesattezze pur per fare gossip spicciolo, cronaca rosa di bassa lega. Ha chiuso la conferenza stampa, visibilemente commosso, dicendo che lui, il notaio Salvatore Lombardo, da figlio di questa terra, sarà sempre pronto e dare il proprio disinteressato contributo a questa città, sottolineando, comunque, senza voler rivestire incarichi pubblici o di rappresentanza. Ha auspicato, infine, che in questo marasma elettorale i giovani, il riferimento è ai quaranta, cinquant’enni, possano ravvedersi nell’apatia in cui vivono e scendere in campo con competenza, capacità forza, coraggio e determinazione. Nulla da togliere, comunque, ai canditati che sono in lizza, affinchè possa vincere il migliore. Perché Marsala ha bisogno di una guida grande, molto grande

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