Proteggere la costa dall’erosione del mare è possibile
L’erosione del mare inghiotte progressivamente la costa uccidendo le spiagge. Le colpe sono diverse, dal dissesto idrogeologico causato dall’uomo al surriscaldamento della calotta artica che aumenta i volumi del mare. Occorre intervenire per salvaguardare le coste a rischio di essere invase, centimetro dopo centimetro dal mare. Le coste siciliane sono particolarmente a rischio di erosione. La regione Sicilia ha messo a disposizione dei Comuni Siciliani la somma di 31 milioni di euro per realizzare le opere di difesa delle coste dall’effetto dell’erosione, come previsto, dal DDG 560 del 03/07/2017. Hanno meno di 90 giorni, per presentare le dovute richieste i Comuni interessati, come Marsala, la cui spiaggia scompare a vista d’occhio ed il mare negli ultimi 50 anni è rientrato di un centinaio di metri,
Il finanziamento è disponibile dal PO FESR SICILIA 2014-2020, Asse 5, Azione 5.1.1A “Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera” I Beneficiari sono la Regione Siciliana e gli Enti locali. Sono ammissibili al contributo finanziario le operazioni strutturali di mitigazione del rischio geomorfologico, idraulico e di erosione costiera inserite nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (“DB Rendis”).
La Dotazione finanziaria è pari a € 155.000.000,00, di cui €. 31.000.000,00 destinati alle operazioni finalizzate alla mitigazione del rischio di erosione costiera. Il contributo finanziario in conto capitale viene concesso fino al 100% dei costi totali ammissibili dell’operazione, determinati in applicazione delle pertinenti disposizioni comunitarie, anche in materia di progetti generatori di entrata.
Si tratta di una occasione unica e forse irripetibile, viste le opportunità di attingere a fondi pubblici per risolvete problemi di grandi entità. Città come Marsala, i cui litorali sono sotto costante assedio del mare, dovrebbero attivarsi per progettare opere di contenimento per evitare che il mare finisca di inghiottire i pochi metri di spiaggia rimasti.
Al riguardo segnaliamo un’importante e nuova metodologia per fermare l’erosione costiera e per riavviare il ripascimento del litorale con apporto naturale di sabbia. La redazione non si assume alcuna responsabilità sull’efficacia del sistema; del resto vi sono i tecnici per studiare e valutare il sistema. “Si tratta – viene evidenziata in una nota giunta in redazione – degli “attenuatori d’onda” che permettono anche di intrappolare tutti gli elementi estranei e di salvaguardare l’igiene della spiaggia”.
SCIENZA – AMBIENTE
Dopo una cinquantina d’anni dai primi studi, il 20 Gennaio 2017 è stato messo in acqua il modello in scala 1/10 di un attenuatore d’onda… Nel suo piccolo ha funzionato egregiamente..
Cos’è mai l’attenuatore d’onda ?
E’ una barriera di prossimità dell’arenile, una cosiddetta “barriera di aderenza” che preserva la spiaggia dall’erosione e permette, nel contempo, il ripascimento dell’area con un notevole apporto di nuovo materiale.
Insomma, l’attenuatore d’onda non solo protegge la spiaggia dall’erosione ma crea nuova disponibilità di sabbia utilizzabile.
L’attenuatore d’onda blocca lo spiaggiamento di sacchetti di plastica, bidoncini, legni, alghe e quant’altro trasportato dalle onde verso riva. In questo modo preserva l’igiene della spiaggia.
Non solo. La sua configurazione ne permette l’utilizzo anche come “passerella” sulla quale poter installare illuminazione con pannelli fotovoltaici piuttosto che strumentazioni scientifiche come sensori meteomarini oppure rilevatori di inquinamento.
Il modulo, da 5.8 Ton, non è invasivo e verrà realizzato con una miscela speciale di calcestruzzo e fibre di resina. Per saperne di più basta cliccare su: http://www.wawtech.net/
L’elemento di attenuazione é di piccole dimensioni: alto solo un metro e quaranta centimetri , posizionato a pochi metri da riva, emerge di soli 50 cm circa dal pelo dell’acqua.
Può essere realizzato già sul posto di installazione ed é formato da elementi ad incastro facilmente posizionabili sul litorale con una benna gommata.
Gli elementi possono essere ruotati e riposizionati in base a nuove esigenze di protezione od a variazioni delle condizioni meteomarini predominanti.
La realizzazione è effettuata direttamente nella località di installazione e può essere eseguita da una squadra di 3-4 operai in grado di realizzare un attenuatore al giorno.
Impatto visivo.
L’attenuatore può essere realizzato nei colori più idonei a ridurre al minimo l’impatto visivo. La struttura può essere in colore “sabbia naturale”, grigio perla, blu mare, etc.
In questo modo, visti da terra, possono avere il colore più consono all’ambiente circostante.
I piani di scorrimento possono invece essere realizzati con colori brillanti e ben visibili dal lato mare, come bianco brillante, giallo, rosso.. In questo modo sono ben visibili dai naviganti anche con poca luce o di notte..
Per la protezione delle coste sono disponibili diversi finanziamenti sia regionali che nazionali ed europei. A titolo di esempio citiamo la regione Sardegna con una disponibilità di undici milioni di euro, piuttosto che la regione Liguria con uno stanziamento di un milione e duecentomila euro.