Prostituzione, a Trapani multe di 250 euro per lucciole e clienti
Tempi duri per la prostituzione. A trapani il sindaco Vito Damiano ha dichiarato guerra a prostitute e clienti chiedendo alle Forze dell’Ordine maggiore rigore nell’esecuzione di una propria ordinanza sindacale per contrastare la prostituzione che imperversa in alcune vie cittadine e soprattutto nella via Virgilio ed in Piazza Ciaccio Montalto.
L’ordinanza, risalente al 2009, e prevede sanzioni di 250 euro “per chi assume atteggiamenti e comportamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di esercitare l’attività di prostituzione su strada pubblica”. Nel ribadire che “l’amministrazione comunale è sensibile alla problematica” e che “sta intensificando i controlli, già da tempo svolti, tramite la Polizia municipale”, ricorda, infatti, che quell’ordinanza, emessa dal suo predecessore Mimmo Fazio, è tuttora in atto e che “la sanzione è estesa anche a chi concorda prestazioni a pagamento a piedi o all’interno di un’ auto o si intrattiene anche solo per chiedere informazioni o, ancora, a chi consente la salita sul proprio autoveicolo di uno o più soggetti dediti alla prostituzione”.
Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
Non intervengo sull’aspetto legale, perchè non ho le necessarie competenze giuridiche. Lei comunque concorderà con me che vedere donne svestiste che si vendono sui marciapiedi non è uno spettacolo gratificante. Urge, in italia, una legge che regolamenti la prostituzione, come avviene in altri Paesi più civili