Prostituzione, linea dura: sanzioni civili e penali pure contro i “clienti”
PALERMO – Il sindaco Leoluca Orlando dichiara guerra al fenomeno delle lucciole. Impegnati agenti in borghese contro la prostituzione.
Un piano del Comune contro la prostituzione. Dopo un incontro con il prefetto Antonella De Miro, il sindaco Leoluca Orlando chiede alla Polizia municipale di conoscere l’estensione del fenomeno in città, quali siano le zone più frequentate da prostitute e quali le possibili sanzioni amministrative e penali. I poliziotti di via Dogali saranno impegnati per quindici giorni con operazioni in borghese e auto civetta.
Al sindaco risponde il comandante della Polizia municipale Gabriele Marchese,che con una lettera del 12 gennaio chiede al personale del Servizio sicurezza sedi e controlli stradali di eseguire i controlli chiesti dal sindaco e di presentare un rapporto. La nota di Marchese specifica che gli uomini della Polizia dovranno agire “in abiti civili e con autovetture civetta”. Cinque giorni dopo viene emanato l’ordine di servizio per le diverse unità operative della Polizia municipale, in cui vengono indicati i vari luoghi e orari di servizio. I poliziotti effettueranno il passaggio in zona Favorita, nel quadrilatero via Crispi–Foro italico–via Lincoln–via Roma, in via Libertà, in viale Regione nel tratto compreso tra via Basile e corso Calatafimi, nell’area intorno al parcheggio Basile. Per le varie pattuglie vengono individuati gli orari di passaggio, che comprendono i passaggi nelle fasce orarie tra le 7 e le 20, e i servizi di sorveglianza notturna tra le 22 e le 5. L’operazione, stando ai documenti, è partita il 22 di gennaio e finirà il 4 di febbraio, dopo il quale verrà redatto il rapporto finale.
Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).