Prostituzione, la polizia ha fermato sei donne in atteggiamenti di addescamento
Nella tarda serata di ieri, mercoledì 20 settembre, personale della Questura di Trapani ha predisposto un mirato servizio di contrasto al fenomeno della prostituzione su strada, attesa la segnalata recrudescenza del fenomeno nella zona ricadente tra il Piazzale Ilio e la via Virgilio del capoluogo.
L’attività in questione – condotta congiuntamente da personale dell’Ufficio Volanti e del locale Ufficio Immigrazione – ha portato all’identificazione di tre donne le quali, nella pubblica via, ponevano in atto condotte inequivocabilmente finalizzate all’adescamento di clienti e all’attività di meretricio.
Nei confronti delle medesime, pertanto, sono state elevate sanzioni amministrative pecuniarie, così come previsto dall’Ordinanza del Sindaco di Trapani nr. 55 del 17.03.2009, avente ad oggetto “Disposizioni per il contrasto della prostituzione”.
Inoltre, le tre donne, sprovviste di documenti di identificazione, venivano sottoposte a foto-segnalamento.
A seguito dei riscontri AFIS, a una di esse veniva notificato un decreto di rigetto di protezione internazionale, emesso nel 2015 e mai notificato per irreperibilità, mentre alle altre due veniva notificato un biglietto di invito presso gli Uffici di polizia competenti al fine di regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano.
Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.