Marsala, prezzi gonfiati ai distributori dell’Ospedale. A Trapani il caffè costa 40 centesimi in meno

Un’inchiesta sui rincari ingiustificati dei prodotti erogati dai distributori automatici indigna l’utenza dell’Ospedale Borsellino di  Marsala

Che Marsala sia una città con prezzi sopra la media è risaputo. Ma apprendere che questa tendenza si estenda anche all’interno dell’Ospedale Paolo Borsellino, gravando su pazienti, familiari e personale medico, infermieristico e ausiliario, lascia davvero l’amaro in bocca.

Chi frequenta l’ospedale, per lavoro o necessità di salute, si trova a pagare un euro per un caffè, un cappuccino o una semplice bottiglietta d’acqua. Il costo aumenta ulteriormente per snack, tè e succhi di frutta. La cosa ancor più sorprendente è che, a soli 30 chilometri di distanza, presso l’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, gli stessi prodotti sono offerti a prezzi decisamente inferiori.

Marsala, distributore automatico bevande calde a 1,00 euro al pezzo

Le bevande calde calde (caffè, te, cioccolata…), 60 centesimi contro 1 euro al Paolo Borsellino, la bottiglietta d’acqua 70 centesimi  contro 1 euro a Marsala, la “Fiesta” (lo snack della Ferrero) 80 centesimi contro 1,50 euro (lo stesso prodotto al supermercato costa solo 35 centesimi), tanto per dare un’idea sull’esoso ricarico. Praticamente all’Ospedale di Marsala il concessionario dei distributori automatici ha applicato un ricarico extra su tutti i prodotti erogati, rispetto ai distributori dell’ospedale di Trapani, che va dai 30 ai 70 centesimi. Un divario enorme tra i prodotti erogati dai distributori degli ospedali di Trapani e di Marsala, una maggiorazione ingiustificata di circa il 40% in più sulle bottigliette d’acqua, di quasi il 65% sulle bevande calde e persino dell’87,5% sulla Fiesta Ferrero. Un’enormità se si considera che parliamo di un servizio utilizzato soprattutto da pazienti e loro familiari, nonché| da personale sanitario, gente spesso in condizioni di stress e precarietà.

Trapani, distributore automatico bevande calde a 60 centesimi al pezzo

Un rincaro ingiustificabile quasi sempre equivale a  un piccolo “furto” .  Alcune domande sorgono spontanea: come mai questa disparità di trattamento tra due ospedali che distano appena 30 chilometri l’uno dall’altro e che sono gestiti dalla stessa Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani?

Non è forse un dovere per l’Asp che ha concesso le concessioni vigilare sull’operato dei concessionari, evitando ingiustificate maggiorazioni, soprattutto in un contesto delicato come quello ospedaliero?

Non sarebbe opportuno imporre un limite ragionevole ai ricarichi, considerando che i distributori occupano metri quadri all’interno di ospedali e utilizzano l’energia elettrica fornita dalle stesse strutture pubbliche?

Marsala, distributore automatico bevande fresche e snack con prezzi maggiorati fino all’87,5%

A scanso di equivoci, 40 centesimi in piu in una bevanda calda potrebbero sembrare roba da poco ma non è così. Ipotizziamo che il distributore automatico del Paolo Borsellino eroghi una media di 250 bevande calde al giorno che moltiplicate per i 40 centesimi di misteriosa maggiorazione producono un guadagno extra di 100 euro al giorno che moltiplicato 365 giorni l’anno produce 36.500,00 euro in più rispetto al distributore del Sant’Antonio Abate. Chissà se l’Asp di Trapani è a conoscenza di questo business.

All’Ospedale Paolo Borsellino, bere un caffè o una bottiglietta d’acqua può diventare un lusso. E mentre la sanità pubblica fatica a garantire servizi efficienti e accessibili a tutti, ci ritroviamo a discutere dei prezzi esorbitanti dei distributori automatici. Un paradosso che merita una risposta chiara e trasparente da parte dell’ASP di Trapani. Perché, si sa, la salute non ha prezzo, ma forse una bevanda o uno snack acquistati in ospedale… un prezzo onesto se lo meritano.

Trapani, distributore automatico bevande fresche e snack con prezzi calmierati

La domanda finale, ovviamente, resta aperta: qualcuno si farà carico di questo “piccolo” problema, o continueremo a pagare il prodotto erogato dai distributori automatici dell’Ospedale Paolo Borsellino a peso d’oro?

Ai posteri l’ardua sentenza.

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