Presi i due tunisini che “terrorizzavano” Castellammare e Calatafimi con i loro furti

arresti-carabinieri-alcamo-rapina-in fragranza-furtiPresi i due tunisini che “terrorizzavano” Castellammare e Calatafimi con i loro furti seriali ai danni di abitazioni isolate e di esercizi commerciali delle periferie. Si tratta di Fathali Ayemen, e Loudahieff Bassem, rispettivamente di 28 anni il primo e di 20 il secondo, entrambi di nazionalità tunisina e pregiudicati. I carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo, diretti dal Maresciallo Luigi Gargaro, erano sulle loro tracce da qualche giorno, al culmine di incessanti attività investigative sulla banda di topi d’appartamento, che con i loro furti per diverse settimane avevano fatto razzie di beni mobili. I militari della locale stazione con il supporto dei colleghi dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Balata di Baida, coordinati dal Comando Compagnia di Alcamo, diretto dal Capitano Savino Capodivento, hanno indagato sui furti e teso la rete ai malviventi e questi vi sono finiti dentro.

Il blitz è scattato la notte scorsa quando l’occhio indiscreto di una telecamera di sorveglianza collegata con la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Alcamo, rilevava la presenza di una autovettura sospetta, in circolazione nella zona di Castellammare del Golfo. Accertato che si trattasse di una Pegeout Peugeot 2008 (ultimo modello), rubata in Contrada Intavolata, la settimana precedente, è scattato l’accerchiamento della zona. I due malviventi, hanno cercato la fuga, ma perdevano il controllo del mezzo ed andavano ad impattare contro un muro. Fathali Ayemen, pregiudicato, rimasto bloccato all’interno del veicolo, veniva immediatamente fermato e tratto in arresto. Da una perquisizione personale venivano trovati indosso allo stesso la refurtiva del furto in abitazione appena perpetrato, un coltello a serramanico, una collana e degli orecchini in oro oltre agli attrezzi atti allo scasso. Inoltre la successiva perquisizione presso il domicilio consentiva di rinvenire anche un set di coltelli da macellaio, provento di un altro furto avvenuto nei giorni precedenti presso una macelleria di Castellammare del Golfo.

Il complice invece, proseguiva a piedi e dopo aver scavalcato una recinzione, saltava su un tetto di una casa e si dava a precipitosa fuga. Scattava, quindi la caccia all’uomo che peraltro era stato riconosciuto in un soggetto ricercato per sequestro di persona, rapina, lesioni personali, danneggiamento, violazione di domicilio ed altro per aver rapito un loro connazionale a Castellammare del Golfo ed averlo condotto in una casa di Calatafimi, dove era stato torturato e seviziato per ore, per motivi passionali, fino all’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Alcamo che lo avevano liberato arrestando in flagranza i due aguzzini.

Il malvivente veniva individuato presso un appartamento situato nel centro storico di Alcamo, in via Sacerdote Coraci, nascosto nel sottotetto dell’abitazione. Motivo per il quale il suo favoreggiatore T.A. tunisino classe 1975, che lo stava ospitando veniva deferito all’Autorità Giudiziaria. Da la perquisizione domiciliare venivano trovati svariati oggetti provento di furto tra cui parte della refurtiva di un colpo effettuato in data 9 dicembre scorso in un abitazione di Calatafimi Segesta e riconosciuta dal legittimo proprietario.

Pertanto anche Loudahieff Bassem,  pregiudicato, veniva tratto in arresto. Entrambi, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Franco Belvisi, sono stati tradotti presso il carcere San Giuliano di Trapani.

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