Porto di Marsala, Giulia Adamo chiede l’immediato dragaggio dei fondali
Il Movimento Coraggio e Passione chiede interventi immediati per fare ritornare in funzione il Porto di Marsala nel più breve tempo possibile, dopo anni di inerzia
L’Associazione Coraggio e Passione lancia un appello urgente per il rilancio del Porto di Marsala, un sito di straordinaria importanza storica e strategica che versa in condizioni critiche. Con una richiesta formale indirizzata all’On. Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Alessandro Arico, al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, l’associazione sollecita l’utilizzo immediato dei fondi già stanziati per iniziare subito il dragaggio delle aree portuali maggiormente utilizzate.
Lo stato di degrado è ormai conclamato e documentato. L’Ufficio Circondariale Marittimo ha rilevato profondità tra i 4,5 e i 5 metri, determinando il declassamento del porto storico di quella che è la quinta città della Sicilia. Un porto che ha vissuto pagine epiche della storia nazionale, teatro degli sbarchi di Garibaldi, luogo simbolo delle famiglie Woodhouse e Florio, oggi rischia l’inagibilità per le attività legali. Le conseguenze sono drammatiche: le imbarcazioni di una certa stazza sono costrette a cercare approdi alternativi, con gravi ripercussioni sull’economia cittadina.
Coraggio e Passione richiama l’attenzione su un progetto esecutivo per la messa in sicurezza del Porto di Marsala, redatto dal Genio Civile delle Opere Marittime, che era stato finanziato per 49.000.000 di euro nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Sicilia” con deliberazione n. 344 del 29 dicembre 2015. La misteriosa “scomparsa” di questo progetto, già munito delle necessarie autorizzazioni e in fase di approvazione ministeriale, rappresenta una pagina oscura della gestione amministrativa locale.
Un elemento di speranza arriva dal recente aggiudicazione della gara per i “Lavori di messa in sicurezza e studio di viabilità portuale/extra portuale”. Il raggruppamento temporaneo di professionisti (RTP) composto da Modimar srl, Tecnimar, Modimar Project, React e IG & P, con sede a Roma, si è aggiudicato l’appalto con un ribasso d’asta del 40%, generando un’economia di circa 480.000 euro. Tuttavia, questa opportunità non può e non deve far dimenticare l’urgenza degli interventi immediati.
Le indagini delle autorità competenti hanno evidenziato come lo stato di abbandono del porto favorisca molteplici attività illecite. Il porto turistico è ormai da anni interdetto alle imbarcazioni di una certa stazza, costrette a navigare verso altri approdi, con conseguenze economiche devastanti per la città. L’associazione sottolinea la necessità di individuare i fondi necessari al finanziamento dell’opera, richiamando l’attenzione su un progetto già esistente e facilmente reperibile sul sito web del Ministero del Territorio e Ambiente.
L’appello di Coraggio e Passione è chiaro e determinato: è necessario un intervento immediato che restituisca al Porto di Marsala la sua storica funzione. Un intervento che non sia solo un ripristino strutturale, ma una vera e propria rinascita economica e sociale. L’associazione confida nella sensibilità delle istituzioni, forti della serietà e competenza dimostrate nel recente incontro presso l’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità.
La storia di Marsala è passata attraverso il suo porto e dopo un presente poco gratificante è giunta l’ora di pensare seriamente al futuro. Oggi quel porto chiede di tornare a vivere, di tornare a essere il cuore pulsante di una comunità che non vuole arrendersi al declino. L’appello di Coraggio e Passione è un grido di speranza, un monito alle istituzioni perché non disperdano le dovute risorse per un patrimonio storico, ma soprattutto per un rilancio economico e umano di inestimabile valore al centro delle rotte del Mediterraneo.