PO-FSRE, Trapani, Mazara del Vallo, Marsala, Castelvetrano ed Erice insieme per sviluppo sostenibile

po-fesr-logo“Investimenti Territoriali Integrati”, in base ai criteri dell’Asse 4 del nuovo programma Po-Fers 2014-2020 è stato firmato il protocollo d’intesa, fra cinque comuni della provincia di Trapani per la costituzione dell’Autorità urbana. La nuova programmazione dei fondi europei impone una maggiore sinergia tra le realtà territoriali che hanno in comune obiettivi di sviluppo sostenibile. E’ con questo spirito che i Comuni di Trapani, Mazara del Vallo, Marsala, Castelvetrano ed Erice costituiscono un’Autorità urbana per la predisposizione delle azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile, puntando ad una programmazione di qualità per l’ottenimento dei fondi previsti dal nuovo Piano Operativo dell’Unione Europea 2014-2020.

Le cinque città costituenti il sistema urbano della Sicilia occidentale condividono un rilevante patrimonio di attrattori culturali, risorse ambientali, nodi logistici e di trasporto e funzioni urbane che sono assets strategici per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Gli aderenti, all’unanimità, hanno scelto di individuare nel comune più popoloso, Marsala, il delegato alle funzioni di Autorità urbana, nell’ambito di un ruolo paritario per la partecipazione al programma operativo.

Oltre 4 miliardi e mezzo di euro da spendere in sei anni. A tanto ammontano i contributi comunitari per la Sicilia nella nuova programmazione, quella 2014-2020 che prende il via oggi con la presentazione ufficiale degli assi di investimento. Due anni di ritardo all’avvio sono ormai una cosa scontata ma sempre ben recuperabile visto che la programmazione prevede che gli impegni assunto entro il 2020 vengano onorati entro il 2022.

La dotazione finanziaria esatta per i 10 assi di sviluppo strategico in Sicilia è di 4 miliardi 557 milioni 908 mila euro. Il 75% di questi fondi arrivano da risorse comunitarie provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. e il 25% da risorse aggiunte con il cofinanziamento nazionale. Dieci gli assi prioritari, 37 gli obiettivi specifici, 24 le priorità di investimento e 64 le azioni coordinate. In particolare gli obiettivi principali nei quali saranno investiti le dotazioni saranno: Ricerca e innovazione con uno stanziamento di 457 milioni 185 mila euro; Agenda digitale, 342 milioni 590 mila euro; promozione delle piccole e medie imprese agricoltura, pesca e acquacoltura 667 milioni 870 mila euro; Energia sostenibile e qualità della vita 1 miliardo 128milioni 734 mila euro; Cambiamento climatico, prevenzione e gestione di rischi 295 milioni 306 mila euro; Tutela dell’ambiente 496 milioni 811 mila euro; Sistemi di trasporto sostenibili 683 milioni 686 mila euro; inclusione sociale 216 milioni; Istruzione e formazione 165 milioni 574 mila euro; Assistenza tecnica, 104 milioni 158 mila euro.

Prevista l’attivazione di cluster territoriali specifici per le 18 città siciliane che hanno una popolazione superiore ai 50 mila abitanti e per quelle che vanno dai 30 ai 50 mila. Un piano importante ma non innovativo. Si tratta sempre delle medesime infrastrutture previste già dal 2000 nelle precedenti programmazioni e mai ultimate, o comunque di azioni simili. unica significativa novità l’introduzione dei finanziamenti per la banda larga. Assolutamente mancanti previsioni per gli impianti sportivi in genere nonostante l’evidente carenza siciliana.

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