Piove a Marsala, al PalaBellina saltano gli allenamenti di volley

Niente allenamenti, ieri, al PalaBellina di Marsala a causa delle infiltrazioni di acqua piovana che hanno impregnato il paraflex dell’impianto sportivo. A farne le spese, ancora una volta, sono state le ragazze della Sigel Pallavolo che non si sono potute allenare. Non è la priva volta che capita, anche gare ufficiali di campionato, in passato, non si sono potute disputare a causa della “inagibilità del rettangolo di gioco” per la copiosa presenza d’acqua piovana.

All’inizio dello scorso campionato il primo cittadino avrebbe cercato di rassicurare atleti e loro dirigenti parlando di una imminente opera di restauro del PalaBellina e del vicino Palasport; ma si è prossimi alla fine del campionato dell’anno successivo e nulla è cambiato. Il Palasport continua a rimanere chiuso mentre il PalaBellina continua a fare acqua. Nel vero senso della parola.

Viene lecito chiedersi se la struttura è ancora agibile; le continue infiltrazioni d’acqua potrebbero aver compromesso la staticitá dell’impianto. Si auspica che i dovuti controlli vengano effettuati scrupolosamente per garantire la sicurezza degli atleti, dei loro supporters e del pubblico. Non sta a noi sindacare l’operato dei pubblici amministratori e dei tecnici dell’ufficio tecnico competente.

Sicuramente, nel panorama sportivo nazionale, non è per nulla bella l’immagine offerta da Marsala, la quinta città della Sicilia, con questa impiantistica sportiva cosí carente e fatiscente. E pensare che in questo pantano  è costretta ad allenarsi e ad ospitare le gare ufficiali la Sigel Volley che milita nel campionato di A2 femminile nazionale.

Un tempo Marsala aveva in serie A2 pure una formazione di basket ed una di pallamano, ma in quei tempi l’impiantistica sportiva di questa città era talmente all’avanguardia che non vi erano eventi, sportivi o di altra natura, che non toccavano Marsala. Negli anni ’80 – ’90 la città era la quinta cittá della sicilia, nel vero senso della parola, per lo sport, l’arte, la cultura, lo spettacolo. E se oggi siamo forse l’ultima…  sarebbe il caso che ognuno si assumesse le proprie responsabilità, ad iniziare dalle aziende che fatturano decine di milioni di euro e non investono un solo centesimo nello sport… Ma questa è un’altra storia, tutta marsalese, fatta di tanto egoismo, misto a scarso senso civico ed ignoranza,  che vi racconteremo prossimamente

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