Piano di comarketing, Ryanair pare intenzionata a lasciare Trapani/Birgi

Seppure in ritardo i Comuni della provincia di Trapani stanno facendo fronte agli impegni assunti con Ryanair, ma la compagnia aerea sembra intenzionata a lasciare lo scalo di Trapani/Birgi alla scadenza del contratto, praticamente il prossimo anno.

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Ieri mattina alla Camera di Commercio di Trapani si è tenuta una nuova riunione dell’assemblea del comarketing a sostegno dell’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi. Il dato più preoccupante, intanto, è il calo del transito sul Vincenzo Florio. Il primo dato del 2016, quello del mese di gennaio, fornito da Assoaeroporti, dice che sull’aeroporto di Trapani/Birgi sono transitati il 4,7% di passeggeri in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Diminuiscono sempre di più i passeggeri stranieri(-16,7%), dato che conferma anche la strategia di Ryanair di usare Trapani come scalo nazionale. L’Airgest ha chiuso il bilancio 2015 in perdita e la strategia della Regione è quella di vendere le quote. Bisogna vedere a quali condizioni e a chi: soggetti privati, al Distretto Turistico Sicilia Occidentale o agli Enti Pubblici del piano di comarketing.

Nel corso della riunione il presidente della Camera di Commercio di Trapani Pino Pace ha fatto il punto della situazione dei pagamenti da parte degli enti che fanno parte del coordinamento a sostegno dei flussi da e per l’aeroporto di Birgi. All’appello, per il 2014 e 2015, compresa l’iva per le due annualità, mancano circa un milione di euro, di cui 664 mila per l’anno in corso. Diversi comuni sono in ritardo con il versamento delle rispettive quote, con diverse rate, dunque, ancora in sospeso. Sono i regola con i pagamenti, oltre la Camera di Commercio di Trapani, i comuni di Marsala, Erice, Alcamo, Paceco anche se stamattina diverse amministrazioni comunali hanno fatto sapere di avere dato mandato per saldare quando dovuto, a partire dal sindaco Vito Damiano, che intervenendo nel corso della discussione è tornato a sollecitare il coinvolgimento dei privati. L’amministrazione comunale del capoluogo ha praticamente dato mandato di pagamento per l’iva 2014 e 2015, oltre che per il primo trimestre 2016, iva compresa.

Intanto i versamenti annunciati nel corso della riunione di mercoledì scorso dovrebbero consentire di pagare la rata che scade a fine marzo. Presente alla riunione del comarketing anche il prefetto Leopoldo Falco, che ha invitato i sindaci a prendere consapevolezza della loro forza. A fine mese si riunirà il comitato ristretto dell’assemblea dei sindaci per una ulteriore verifica dei pagamenti. Pronte le lettere da inviare ai Comuni inadempienti. Ancora da discutere e verificare la decisione di avviare le azioni legali se le amministrazioni comunali che non hanno pagato continueranno a non farlo.

Il presidente Pace si è soffermato sull’esigenza di iniziare a lavorare per il futuro, avviando il confronto sulla prossima programmazione con i vertici dell’Airgest, visto che il contratto con Ryanair con la società che gestisce lo scalo aeroportuale, assieme a quello con la società Ams (società vicina a Ryanair) stipulato con il comitato dei sindaci per il comarketing, scade il prossimo anno.  Ryanair, intanto, non si sbilancia sulle sue reali intenzioni. Del resto è lei a dettare le regole del gioco: basta che annunci di andar via per gettare nella disperazione, chi più e chi meno, tutti i comuni della provincia di Trapani che hanno investito pesantemente sul turismo di bassa lega, quello dei voli low cost e le pensioncine, pardon, i B&B. Solo a Marsala sono oltre mille gli esercenti di attività di affittacamere.

 

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