Petrosino, l’opposizione pone dubbi su due delibere e viene “minacciata” di denuncia

Sembra partire col piede sbagliato il nuovo quinquennio amministrativo a Petrosino. Il gruppo di opposizione di “Adesso il Futuro” ha scritto al direttore di questa  testata per esternare pubblicamente le proprie perplessità circa ad un proprio documento con cui si evidenziavano alcune anomalie di carattere etico e morale non addicibile ad un primo cittadino che ha posto la questione legalità al primissimo posto della propria mission. In particolare, i firmatari del documento: Vincenzo D’Alberti, Concetta Vallone, Chiara Sansone, Andrea Marino, segnalano due atti deliberativi prodotti a quasi un anno di distanza che sono simili ed anche “anomali” sotto l’aspetto etico. Il riferimento è al fatto che per due anni consecutivi l’Amministrazione Comunale ha dato mandato di organizzare la serata di apertura dei cartelloni dei spettacoli estivi all’Associazione Musikè cui responsabile è Antonino Pulizzi (il cognato del sindaco in carica). La denuncia etica, non legale o giudiziaria, dell’opposizione è stata duramente ripresa dal vice presidente del Consiglio Comunale Francesco Zichittella. Quest’ultimo, viene riportato dal documento dell’opposizione parla di: “insinuazioni volgarissime e minaccia azioni legali contro le nostre legittime perplessità che, dallo stesso, vengono definite calunnie e menzogne”.

Per meglio cogliere i toni del “contenzioso” per la nostra rubrica  “Lettere al Direttore” pubblichiamo la lettera ricevuta da u

Questa la lettera ricevuta:

“Gentile direttore,
a volte è necessario soffermarsi su certi comportamenti che accadono sempre con maggiore frequenza all’interno della pubblica amministrazione.
Chi ricopre cariche pubbliche, oltre ad avere l’obbligo di rispettare la legge, ha anche il dovere di attenersi a comportamenti e condotte che rispecchino l’etica pubblica.
Il termine etica sta a indicare comportamenti, caratteri e consuetudini che assegnano all’individuo uno status deontologico di persona corretta.
Aristotele ha definito l’etica “quella branca della filosofia che studia la condotta degli esseri umani e i criteri in base ai quali si valutano i comportamenti e le scelte”.

Al fine di una valutazione etica vogliamo sottoporre all’attenzione fatti che succedono a Petrosino essendo noi delegati al controllo.

Accade che la Giunta comunale di Petrosino (delibera 90 del 21/06/2016) affidi per un importo di qualche migliaio di euro all’associazione Musikè (contattata per le vie brevi, cosi recita la delibera) di organizzare la serata di apertura dell’estate petrosilena 2016 . È fatto risaputo che l’associazione ha come rappresentante legale Antonino Pulizzi e che questo sia cognato del Sindaco Giacalone. 

Il sindaco, considerato che si tratta di atti che riguardano parenti ed affini non presiede la giunta e tutto si mantiene nella legalità. Ma noi ci chiediamo è un comportamento etico? È’ opportuno?

Quest’anno accade qualcosa di diverso. L’amministrazione comunale approssima un bando per l’estate dove partecipa chiunque voglia organizzare eventi. Non sono previsti costi, visto che non vi è un bilancio approvato, ma l’amministrazione si impegna (art.6 del bando) a stabilire un contributo per ogni associazione entro dicembre 2017. Il contributo verrà stabilito, si dice nel bando, da funzionari del comune in maniera insindacabile, inappellabile e non impugnabile.

Non era stata ancora adottata alcuna delibera ma già il sindaco Giacalone il 7 luglio, non certo con doti divinatorie, programmava la conferenza stampa di presentazione dell’estate e annunciava trionfalmente che la serata inaugurale si sarebbe svolta il 16 luglio.

Guarda caso, con la delibera 119 dell’11 luglio 2017, sentita una commissione e valutati i criteri, viene affidata l’organizzazione della serata all’Associazione Musikè cui responsabile è Antonino Pulizzi (il cognato). 

Ovviamente anche in questo caso il Sindaco non partecipa alla giunta ma partecipa poco dopo alla conferenza stampa, stesso palazzo, stessa giornata.

Noi ci chiediamo: tutto questo è legale? Sicuramente si! E’ etico? E’ degno di chi vuole rappresentare le istituzioni? E’ opportuno?

Alla nostra prima denuncia sui social tuona immediatamente il vice presidente del consiglio comunale ed instancabile sostenitore del Sindaco Giacalone, Francesco Zichittella, che parla di insinuazioni volgarissime (noi riportiamo le delibere) e minaccia azioni legali contro le nostre legittime perplessità che, dallo stesso, vengono definite calunnie e menzogne.

Rispondiamo al Presidente Zichittella che da nessuna parte abbiamo affermato che il comportamento del sindaco sia illegale. Abbiamo solo posto il tema del comportamento etico e di opportunità.

La parola opportunità non viene quasi mai declinata dalla politica e dai politici in relazione al loro agire. Il termine deriva dal latino “oportet” che significa si deve. Opportunità in politica non dovrebbe essere intesa come un optional, ma come imperativo categorico: un’obbligazione morale consistente nel saper discernere. 

Chi ricopre cariche pubbliche sappia scegliere quello che è davvero il bene di tutti e sappia rinunciare a far valere punti di vista o interessi, seppur legittimi, ma pur sempre individuali o particolari.
Impegniamoci quindi, non solo ad essere rispettosi della legge, ma anche ad essere eticamente corretti. Impariamo ad essere opportuni.

Il gruppo di opposizione di Adesso il Futuro

Vincenzo D’Alberti, Concetta Vallone, Chiara Sansone, Andrea Marino”

 

Da direttore di questa testata mi astengo da ogni commento lasciando ai lettori il libero arbitrio di giungere alle conclusioni che riterranno più opportune.

Da cittadino qualunque non posso che biasimare il perpetrarsi di operazioni sul filo di lama, in odor di legalità, nelle pubbliche amministrazioni, da Petrosino a Bolzano. Milioni di operazioni di personaggi che si sentono più furbi degli altri hanno talmente indebolito le fondamenta del Paese che oggi rischia di crollare fra immani macerie. Non serve predicare bene per poi razzolare male. Fino a quando i signorotti di turno ed i loro sgherri non lo capiranno che occorre operare nella legalità e nel nome e per conto del popolo italiano, presto ci troveremo in condizioni peggiori di chi sfida il Mediterraneo per un pezzo di pane.

Alberto Di Paola

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