Petrosino, il prof. Casano denuncia i diservizi della linea n° 1

Gli studenti pendolari di Petrosino protestano per una serie di disguidi che incontrano nei loro viaggi da e per Marsala con gli autobus del servizio pubblico.

E’ una situazione insostenibile per  gli studenti di Petrosino pendolari che, oltre a dover affrontare orari per nulla comodi, devono anche fare i conti con autisti che spesso non si accorgono della loro presenza, soprattutto nei giorni in cui escono dagli istituti scolastici alle 14:30, oppure non si fermano alle fermate prenotate. Questi problemi non solo aumentano la fatica giornaliera degli studenti, ma incidono anche negativamente sul loro rendimento scolastico.

La drammatica situazione è stata portata all’attenzione della nostra redazione dal professore Paolo Casano, che ha inviato una lettera dettagliata in cui denuncia la situazione che lede il diritto allo studio di chi vive in aree non servite dagli istituti superiori.

Nella lettera intitolata “Autista di autobus… ci vuole orecchio!”, il professore Casano descrive la routine giornaliera degli studenti che si recano a Marsala da Petrosino. Questi alunni si alzano alle 6:00 del mattino per prendere il primo autobus alle 6:30, così da entrare a scuola alle 8:00. Il mercoledì e il giovedì, gli alunni escono alle 14:30 e devono correre per prendere l’autobus di linea Marsala-Petrosino n°1 alle 14:40 da Piazza del Popolo.

Tuttavia, spesso accade che, nonostante abbiano prenotato la fermata, l’autista non si fermi. Casano spiega che l’autista, che dovrebbe sentire il campanello e vedere il segnale sul quadro, a volte non sente, non vede o finge di non sentire/vedere, fermandosi solo dopo che gli alunni hanno gridato, spesso a circa 700/800 metri oltre la fermata prenotata. Questo comporta ulteriori disagi per gli studenti già stanchi per essersi alzati presto e aver trascorso la giornata a scuola. Devono infatti correre per prendere l’autobus e, una volta scesi, percorrere a piedi altri 700/800 metri per tornare a casa.

Il risultato è che questi studenti arrivano a casa almeno 30 minuti dopo, tardando nel pranzare (circa 15:45) e riprendendo lo studio previsto per il giorno dopo solo intorno alle 17:00. Questa situazione incide gravemente sul loro rendimento scolastico e sul loro benessere.

Il professore Casano si domanda se questo sia dovuto a disattenzione o negligenza degli autisti, o se magari alcuni di loro abbiano problemi di vista o udito che li renderebbero inadatti a svolgere un incarico di così grande responsabilità. Suggerisce che, se si tratta di negligenza, l’amministrazione dovrebbe intervenire seriamente per risolvere il problema.

Casano conclude la sua lettera con una riflessione personale, chiedendosi cosa penserebbe un autista se fosse suo figlio a essere trattato in questo modo. Una risposta che, secondo lui, probabilmente non arriverà mai.

La protesta degli studenti pendolari di Petrosino mette in luce un problema che richiede un intervento urgente per garantire il diritto allo studio e migliorare la qualità della vita di questi giovani. L’amministrazione e le autorità competenti sono chiamate a rispondere a queste istanze per trovare soluzioni efficaci che possano risolvere i disguidi e facilitare il percorso educativo degli studenti.

QUESTA LA LETTERA INTEGRALE DEL PROFESSORE PAOLO CASANO: 

Autista di autobus… ci vuole orecchio!”
Gli alunni che si recano a Marsala da Petrosino per raggiungere le rispettive scuole si alzano alle 6:00 e i primi di loro prendono l’autobus alle 6:30 per entrare a scuola alle 8:00 e uscire, il mercoledì e giovedì, alle 14:30. Una volta usciti da scuola gli alunni devono fare una corsa per prendere l’autobus di linea Marsala-Petrosino n°1 alle 14:40 da piazza del Popolo.
Spesso succede che, nonostante l’alunno abbia prenotato la fermata, l’autista, che dovrebbe sentire il campanello e vedere il segnale sul quadro che si accende davanti a lui, non si ferma. In molti casi, l’autista non sente, non vede o fa finta di non sentire/vedere fermandosi, soltanto dopo che gli alunni hanno gridato, a circa 700/800 metri oltre la fermata prenotata. Quegli alunni, già stanchi per essersi alzati alle 6:00 e per essere rimasti a scuola fino alle 14:30 si trovano nella condizione di correre per non perdere l’autobus prima e dopo di percorrere a piedi altri 700/800 metri per tornare a casa. Ciò comporta ad arrivare a casa almeno 30 minuti dopo tardando di conseguenza di pranzare (circa 15:45) e di riprendere lo studio previsto per il giorno dopo almeno dopo le 17 circa.

Mi domando: “È disattenzione o negligenza dell’autista o forse non ci vede bene? Vede bene ma non sente bene?” In questi ultimi casi, se non vedesse bene e/o non sentisse bene, come potrebbe avere la patente ricoprendo un incarico di così grande responsabilità? Se invece si tratta di negligenza l’amministrazione dovrebbe intervenire seriamente! Mi domando inoltre “ma se fosse il figlio dell’autista a essere trattato in questo modo cosa penserebbe da padre?”…  ma questa risposta credo che non la riceverò mai!

Marsala, 19 ottobre 2024

Firmato
Prof. Paolo Casano

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